Federconsumatori: «Quando scenderanno anche i prezzi di pane e pasta?»
grazie alla “doppia velocità” sul grano, diventata più che mai “unica” ed in ascesa, le famiglie spenderanno annualmente 270 euro in più per il pane e 146 euro in più per la pasta
Le quotazioni del grano duro si attestano oggi intorno ai 29 Euro al quintale, quelle del grano tenero intorno ai 20 Euro al quintale.
Rispetto al gennaio tali quotazioni sono scese del 42% per quanto riguarda il grano duro e del 33% per il grano tenero.
«Come è possibile – dichiara Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori – che, mentre il prezzo della materia prima scende, i prezzi dei prodotti che da essa derivano non diminuiscono?!?».
Infatti, rispetto al 2007, pane e pasta sono aumentati rispettivamente del 30% e 35%!
L’anno scorso, la giustificazione che era stata fornita per gli aumenti era la crescita del costo della materi prima. Oggi, però, di fronte alla diminuzione di tale costo, ci chiediamo quale possa essere una giustificazione plausibile.
I produttori di pane e pasta, a nostro parere, hanno imparato, fin troppo bene, le tecniche di doppia velocità messe in atto dai petrolieri. Anche in questo settore stiamo assistendo alla gravissima speculazione che funziona con un meccanismo molto semplice: quando il costo della materia prima aumenta, il prezzo del prodotto aumenta immediatamente di conseguenza, quando invece il costo della materia prima scende, il prezzo del prodotto, nel migliore dei casi rimane invariato, nel peggiore continua ad aumentare.
Per quanto riguarda pane e pasta ci ritroviamo proprio in questo caso, che potremmo chiamare, non di doppia velocità, ma di «unica velocità»: quella di adeguamento al rialzo!
Se non si sana questa situazione, una famiglia italiana, che consuma in media 1 Kg di pane al giorno, pagherà un aumento di 0,74 centesimi in più, pari ad una spesa annua complessiva maggiorata ben di 270 ¤. Per lo stesso consumo di pasta, una famiglia spende 0,40 centesimi in più, con un esborso maggiorato di 146 ¤ l’anno.
Ci vogliamo augurare che nessun componente del Governo spenda, come ha speso per i petrolieri, parole di giustificazione e di solidarietà.
- 28/02/2017 Torna l'inflazione, ma non è una buona notizia
- 04/01/2017 L'Italia è in deflazione e l'ultima volta era il 1959. Perché gli economisti sono preoccupati
- 23/07/2016 Prezzi, l'Italia è in deflazione come nel 1959
- 18/05/2016 Deflazione, che pericolo corre l'Europa e perché Usa e Gran Bretagna fanno meglio di noi?