18 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Lista o Movimento Arancione

Il Governo De Magistris: Landini Ministro del Lavoro, Ingroia alla Giustizia

Il Sindaco di Napoli: «Movimento e Arancione sono la stessa cosa: il movimento è stato arancione e l'arancione deve caratterizzare questo nuovo modo di fare politica. L'IDV ha bisogno di una resurrezione, serve cambiamento forte»

ROMA - Lista o Movimento Arancione: con uno di questi due nomi Luigi De Magistris, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora', ha spiegato che chiamerà la formazione con cui si presenterà alle prossime elezioni politiche. La sua proposta politica per le prossime elezioni si chiamerà Movimento arancione? «Penso qualcosa di simile. Movimento e Arancione sono la stessa cosa: il movimento è stato arancione e l'arancione deve caratterizzare questo nuovo modo di fare politica».

Si potrebbe anche chiamare Partito Arancione? «No, partito no. Adesso non c'è bisogno di un nuovo partito. In questa Lista Arancione, in questo Movimento Arancione, dobbiamo mettere insieme quello che i partiti contro il sistema e quello che coloro che stanno fuori dai partiti hanno fatto di buono in questi anni». Vorrebbe Antonio Ingroia nel suo Movimento? «Deciderò nel momento in cui renderemo pubbliche le liste. Sono un suo amico da anni - ha aggiunto De Magistris - come posso non auspicare che una persona come lui possa essere di aiuto al Paese? E' come se uno mi chiede se Ministro del Lavoro preferirei Landini oppure la Fornero, per dire». Quindi, per esempio, in un suo governo ideale, ci sarebbe Landini al Lavoro le piacerebbe un Ingroia Ministro?. «Ingroia Ministro della Giustizia rispetto a Mastella e quelli che ci sono stati prima e dopo? Sarebbe da stappare una bottiglia di champagne», ha concluso il sindaco di Napoli

L'Idv ha bisogno di resurrezione, cambiamento forte - «L'Idv non è morto, almeno a Napoli in Consiglio comunale è molto vivo, non mi risulta che ci sia stato un funerale». A decretare la morte del partito però è stato proprio Antonio Di Pietro. «Tonino l'altro giorno - ha aggiunto - ha detto che era morto, oggi ha detto che è vivo. Certe volte si resuscita anche in pochi giorni, e io credo che l'Idv debba resuscitare».
«Secondo me - ha spiegato de Magistris - c'è bisogno di una nuova fase, di una resurrezione, di un cambiamento forte, non semplicemente di un rimescolamento mediatico. C'è un terremoto politico nel Paese e anche l'Italia dei Valori deve considerarlo». Secondo lei - insistono i conduttori - Di Pietro come affronterà questa situazione delicata? «Se Antonio confermerà l'intuito che ha sempre avuto, non può che cogliere questo momento di cambiamento, che può rappresentare anche una opportunità», ha spiegato il sindaco.
Come vedrebbe Di Pietro al Quirinale? «La cosa più importante è che il presidente della Repubblica sia una persona onesta e coraggiosa, che voglia il bene del Paese Di Pietro, sicuramente, è un candidato per il Quirinale», ha spiegato de Magistris.

Renzi? Un sindaco deve fare il sindaco - Fa bene il sindaco di Firenze Matteo Renzi a candidarsi alle primarie del centrosinistra? «Secondo me un sindaco deve fare il sindaco. Candidarsi alle elezioni io lo reputo un errore». Così Luigi De Magistris, sindaco di Napoli oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora' ha commentato la discesa in campo di Matteo Renzi.
De Magistris - gli chiedono Sabelli Fioretti e Lauro - lei chi voterebbe alle primarie del centrosinistra? «Nessuno, non ci andrei, non mi entusiasmano queste primarie. Se qualcuno mi costringesse con la pistola ad andarci? Sceglierei di non votare» .