28 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Partiti | La crisi dell'IDV

Di Pietro a Crozza: Una bugia detta tante volte diventa verità

Il leader IDV scrive dal suo blog al comico: «Caro Maurizio Crozza, in Italia, come sai, non solo i politici rispondono agli interessi di fazione ma anche giornalisti, conduttori e persino uomini e donne di spettacolo si prestano spesso a operazioni di killeraggio per conto del padrino politico di turno». Belisario: «Siamo vivi e pronti a nuovo slancio»

ROMA - «Caro Maurizio Crozza, in Italia, come sai, non solo i politici rispondono agli interessi di fazione ma anche giornalisti, conduttori e persino uomini e donne di spettacolo si prestano spesso a operazioni di killeraggio per conto del padrino politico di turno». E' quanto scrive Antonio Di Pietro nel suo blog rivolgendosi a Crozza. «Ma se persino una persona come te, che a quelle logiche faziose non ha mai obbedito - ha aggiunto Crozza -, contribuisce a divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette in questi giorni, è segno che la campagna di disinformazione e calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti».
«Sul mio conto, anzi sui miei conti, a te, come a milioni di altri italiani, sono state raccontate grandissime e sfacciate bugie - ha ribadito Di Pietro -. Ma, come ben sappiamo, una bugia ripetuta mille volte, amplificata da giornali e televisioni compiacenti, diventa una verità. E' la legge su cui si basano tutte le campagne di calunnia e killeraggio politico e nessuno ci andava a nozze quanto Berlusconi. Pare che abbia fatto scuola».

Di Pietro attacca la campagna di disinformazione che è stata fatta contro di lui e ribatte: «Io non ho a disposizione televisioni e conduttori, anche perché l'Italia dei Valori è l'unico partito che abbia rinunciato a posti nel cda Rai, nelle reti Rai e nei Tg, mentre tutti gli altri lottizzavano a man bassa. Ho solo la forza della verità e della Rete, che ci permette di incrinare quel monopolio dell'informazione grazie al quale erano solo i padroni dei media a decidere cosa era vero e cosa falso».
«Dunque, ho già iniziato a mettere in Rete una puntigliosa documentazione. Se hai un attimo, verifica di persona sul mio sito. Mai come in questo caso 'carta canta'. Ho dimostrato, con le visure catastali, che un modesto appartamento diviso in due e da me regalato nel 2008 ai miei figli Anna e Toto, a Milano è diventato nella campagna di calunnia '15 case'».

Pedica: Di Pietro non si discute, è nostro leader - «Dispiace vedere persone che si proclamano i liberatori di un partito che non ha bisogno di essere liberato ma valorizzato di cultura e di programmi». Lo ha dichiarato in una nota il senatore Stefano Pedica.
«Dispiace vedere persone che invece di gioire per i risultati di notorietà e di forza di un partito di lotta e di governo, insultano il leader - ha sottolineato - con frasi da terza elementare. Dispiace vedere persone che si credono leader pronti a sostituire il fondatore di Idv dichiarando di organizzare assemblee da mille persone».
«A queste persone lancio una sfida, organizzino una manifestazione di mille persone presto se ne hanno le capacità perché io lo farò il primo dicembre per Di Pietro e per il lavoro - ha concluso - che ci vede sempre presenti nel territorio e con i cittadini».

Belisario: Siamo vivi e pronti a nuovo slancio - «Non abbiamo bisogno di medici rianimatori poco credibili: l'Italia dei Valori, nonostante attacchi di tutti i tipi, è viva e per questo in molti hanno ripreso a preoccuparsi». A dichiararlo in una nota è il capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario.
«Il de profundis del nostro progetto, alla faccia degli uccelli del malaugurio, è molto lontano e la scommessa - ha sottolineato - è tutta qui, superare questa fase con nuovo slancio, con proposte ancora più innovative e, perché no, destabilizzanti per dare finalmente e senza politichese una speranza di futuro all'Italia. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo con forza: continuiamo a lavorare per un radicale cambiamento della società italiana, mandando gambe all'aria l'attuale sistema di governo erede del berlusconismo, delle cricche e delle caste di potere».

FeFerrero: Solidarietà a Di Pietro per killeraggio mediatico - «Voglio esprimere la mia solidarietà a Di Pietro che in questi giorni è nuovamente fatto segno di una vera e propria campagna di killeraggio mediatico. Evidentemente in questo paese chi canta fuori dal coro rischia il linciaggio. Non mi pare degno di un paese civile». Lo ha dichiarato in una nota Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.