3 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Manovra economica | Fisco

Redditi dei contribuenti online sui siti dei Comuni

Pizzetti: «Dati fiscali on line da maneggiare con cura». Radicali: «Redditi on line? Lo facciano tutti i Ministri»

ROMA - Saranno pubblicati online sui siti dei Comuni i redditi dei contribuenti anche di determinate categorie di contribuenti o di redditi. Lo prevede un emendamento alla manovra firmato dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e dal relatore Antonio Azzollini.
«Con decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia, d'intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, sono stabiliti criteri e modalità per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi, anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito», recita il testo.

Pizzetti: «Dati fiscali on line da maneggiare con cura» - La pubblicazione online delle dichiarazioni dei redditi è uno dei temi che vanno maneggiati «con molta attenzione». Lo afferma in un'intervista alla Repubblica il presidente dell'Autorità garante della privacy, Francesco Pizzetti per il quale si tratta di «un materiale terribilmente pericoloso» che rischia di creare, come nel 2008 quando l'allora ministro Vincenzo Visco diede il via libera alla pubblicazione dei redditi degli italiani, una sorta «di odio sociale travalicando i limiti e gli obiettivi della nuova norma se mai dovesse essere approvata».
«Auspico - dice - che ci sia una grande attenzione e senso di responsabilità nel passare dall'attuale sistema di consultazione sul cartaceo, con paletti ben definiti, a quello online dove i dati una volta pubblicati difficilmente sono cancellabili».
«Mi aspetto - aggiunge - che l'Autorità sia sentita dal legislatore prima di procedere per definire modalità e criteri».

Radicali: «Redditi on line? Lo facciano tutti i Ministri» - Non solo Frattini e Brunetta ma tutti i ministri mettano i propri redditi on line. Lo dice Rita Bernardini dei Radicali, membro della Commissione Giustizia alla Camera. «Ottimo! Tutte le dichiarazioni dei redditi online per tutti! Peccato che dei 52 membri del Governo che sono contemporaneamente anche parlamentari, solamente i ministri Franco Frattini e Renato Brunetta e il sottosegretario Aurelio Salvatore Misiti abbiano firmato la liberatoria per mettere online sui siti istituzionali la propria anagrafe patrimoniale (come da proposta radicale approvata tanto alla Camera quanto al Senato). Tutti gli altri hanno preferito nasconderla ai cittadini nonostante gli obblighi di legge (LEGGE 5 luglio 1982, n. 441 Disposizioni per la pubblicita' della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti)», conclude.

Tremonti: «Nelle dichiarazioni dei redditi i rapporti con le banche» - «Nella dichiarazione dei redditi i contribuenti dovranno indicare anche le banche e gli operatori finanziari presso cui hanno rapporti». Ad affermarlo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in Senato. Servirà come «deterrente e prevenzione», ha aggiunto Tremonti.
Secondo la relazione tecnica che accompagna l'emendamento del governo, l'introduzione dell'obbligo dichiarativo «avrà un significativo impatto sui comportamenti dei contribuenti, sull'aumento dei volumi d'affari e dei redditi dichiarati e, conseguentemente, delle imposte dovute e versate» e il maggior gettito viene quantificato in circa 145 milioni in tre anni. La stima, si precisa, è «prudenziale».