27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Pubblico impiego

Il Tar di Salerno concede gli scatti di stipendio anche ai prof precari

In base alle stime realizzate dai sindacati, un precario costa allo Stato circa 8.000 euro in meno di un lavoratore in ruolo

SALERNO - Per il Tar di Salerno i precari della scuola hanno diritto ad accedere agli scatti stipendiali di anzianità, come accade per il personale di ruolo, a partire dal terzo anno di anzianità: con la sentenza n. 3651 il tribunale campano ha reputato lecito il ricorso presentato dai legali dei Cobas Scuola e dal Comitato insegnanti ed Ata precari di Salerno in difesa del docente Giuseppe Tuozzo, che con oltre dieci anni di precariato alle spalle potrà ora vedersi riconoscere in busta paga i cosiddetti 'gradoni' (riservati per contratto ai colleghi di ruolo dopo la conclusione del secondo anno dall'assunzione a tempo indeterminato).
«L'art.53 della legge n°312/1980 - si legge nella sentenza - continua a trovare applicazione nel comparto scuola è ancora in vigore e come tale disciplina la fattispecie in esame, proprio perché recepito in toto dalla stessa contrattazione collettiva».

Secondo i Cobas ed i Comitati precari di Salerno «il Giudice riconoscendo gli scatti stipendiali (art.53 legge 312/80, corrispondente al 2,5 per cento sulla posizione stipendiale iniziale, a partire dal terzo anno di servizio prestato, in poi) anche per i docenti precari, che prevedeva lo scatto in parola, ha chiaramente ritenuto che le norma si debba ritenere tuttora in vigore. Il Ministero, quindi, viene condannato a pagare 4.068,39 euro al docente oltre alle spese per l'onorario dell'avvocato».

In base alle stime realizzate dai sindacati, un precario costa allo Stato circa 8.000 euro in meno di un lavoratore in ruolo. «E conquistare gli scatti di anzianità per il personale precario - sottolineano i promotori del ricorso al Tar di Salerno - giocoforza significa anche conquistare il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo per il personale immesso in ruolo».

La sentenza, la prima del genere nel meridione, potrebbe ora creare un precedente molto 'pericoloso' per le casse dello Stato: nei prossimi mesi andranno infatti a sentenza altre decine di ricorsi, patrocinati dagli stessi legali. E a seguito di questo precedente, i sindacati ritengono che «se ne aggiungeranno tantissimi altri». E' bene ricordare che precari che annualmente sottoscrivono contratti annuali con gli Uffici scolastici provinciali ed i dirigenti scolastici (per supplenze di lungo periodo) sono almeno centomila: la maggior parte sono originari del sud.