10 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Dopo la delusione dell'ultimo campionato

Allegri: Vogliamo vincere lo scudetto

L'allenatore rossonero: Dobbiamo avere umiltà e consapevolezza nei nostri mezzi. Galliani: Ibra-Thiago? Il mercato è lungo

MILANO  - «Negli ultimi due o tre mesi abbiamo commesso tanti errori. Avevamo il campionato in mano, abbiamo perso otto punti nelle ultime otto giornate. Ed è un dato che ci deve fare riflettere». Dopo la delusione per lo scudetto sfumato lo scorso anno, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri spera nell'immediato riscatto: «E' un anno diverso dai primi due - dice durante la conferenza stampa in occasione del raduno a Milanello - perché quest'anno nello spogliatoio del Milan vengono a mancare tanti giocatori che hanno fatto la storia. Ci sono giocatori nuovi, sono rimasti due-tre anziani tra cui Ambrosini, che sarà un tassello importante dello spogliatoio. Bisogna ripartire da zero, riscattare l'anno scorso, dove eravamo super favoriti ma nel calcio non c'è nulla di scontato. Dobbiamo avere umiltà e consapevolezza nei nostri mezzi e cercare di non ripetere gli errori del passato. Serve la cattiveria che quando sei superfavorito ti può venire a mancare».

Allegri gioca a carte scoperte e fissa l'obiettivo principale: «Vogliamo tornare a vincere lo scudetto. La Juventus è campione d'Italia, l'Inter si riproporrà per la vittoria, il Napoli non avrà la Champions. L'annata sarà difficile, i valori del Milan non cambiano se vinci o non vinci il campionato. Bisognerà ripartire da questo. Penso che Juventus e Milan siano ancora un gradino più su rispetto a tutti gli altri, ma da qui al 31 agosto le cose possono cambiare».

Galliani: Ibra-Thiago? Il mercato è lungo - «Ibrahimovic e Thiago Silva? Tutto è possibile, il mercato è lunghissimo, ma questo non vuol dire che vadano via. Due anni fa non pensavo che in tre giorni potessero arrivare Ibrahimovic e Robinho. L'estate scorsa non credevo potesse venire Nocerino. Meglio non parlare di mercato, lo commenteremo solo alle 19.01 del 31 agosto». Parole del vicepresidente del Milan, Adriano Galliani, che nel giorno del raduno rossonero a Milanello fa il punto sul mercato rossonero. Il dirigente sa che, dopo gli addii di Gattuso, Inzaghi, Nesta, Seedorf e Zambrotta, la squadra è chiamata a dare qualcosa in più per rimanere ai vertici sia in Italia che in Europa: «E' un Milan nuovo, ha cambiato pelle. E' un anno particolarissimo - ammette Galliani -. E' andato via il nucleo storico, dovrà essere brava la società e dovrà essere bravo l'allenatore. L'età media della squadra si è abbassata? L'età è irrilevante. Per me ci sono grandi giocatori, medi giocatori e piccoli giocatori. L'età non conta».

Galliani ha le idee chiare sugli obiettivi della prossima stagione: «Lottare per vincere il campionato, cercare di fare bene in Champions League e Tim Cup. E ridurre gli infortuni: da patologici devono diventare fisiologici». Poi Galliani sottolinea i risultati ottenuti dal Milan sotto la presidenza Berlusconi: «Queste 26 stagioni passate sono state fantastiche, un periodo meraviglioso, il Milan è stato primo nettamente in Italia al di là della qualità dei trofei. In questi 26 anni il Milan ha vinto 28 trofei, l'Inter 20 e la Juve 17. E ringraziamo il Corinthians che ci ha permesso di rimanere il club più titolato al mondo (battendo il Boca Juniors nella finale di Coppa Libertadores, ndr)».