Allarme gelo in Brasile: in pericolo la produzione di caffè e zucchero
Il rischio di gelate è il più alto dal 2000 e le temperature sono scese sotto lo zero negli stati di San Paolo e Minas Geraias
VERONA - I meteorologi brasiliani avevano previsto che la stagione invernale, appena iniziata, sarebbe stata molto rigida: i raccolti di caffè e di canna da zucchero risultano quindi in pericolo.
Il rischio di gelate è il più alto dal 2000 e le temperature sono scese sotto lo zero negli stati di San Paolo e Minas Geraias, quest’ultimo produttore di circa la metà del raccolto brasiliano.
Fino ad ora, però, il gelo ha colpito gravemente soltanto lo stato del Paranà, produttore minore di caffè: si calcola infatti che la prossima stagione il Paranà produrrà solo 1,7 milioni di sacchi su un totale atteso di 43 milioni.
Secondo le ultime stime, la perdita dovuta al gelo si attesta intorno ai 50 mila sacchi, e ciò aggrava ulteriormente la situazione del settore.
La domanda di caffè brasiliano è cresciuta negli ultimi anni, ma le riserve sono molto limitate, per questo motivo l’allarme gelo ha fatto scattare la corsa alle scorte e il prezzo sui mercati globali è salito alle stelle: il caffè robusta è balzato a 2.455 dollari per tonnellata, con un aumento del 4,9%; il rialzo dell’arabica, di cui il Brasile è il primo fornitore mondiale, è stato invece del 3,1%, facendo salire il prezzo a 257,90 cent per libra.
Ma non solo, anche la produzione di canna da zucchero è minacciata dalle condizioni meteorologiche: le abbondanti precipitazioni ostacolano il raccolto e il carico sulle navi, causando notevoli problemi durante le spedizioni.
Si stima che il raccolto nel sud del Paese sia inferiore del 13% rispetto al 2010. Uno scossone per il mercato: i contratti futures sullo zucchero grezzo e raffinato hanno guadagnato il 5,3%, salendo ai massimi livelli da oltre tre mesi.
Fonte: Interprofessional Network Spa
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