Zambrotta: “Difficile che il Milan raggiunga l’Europa quest’anno”
La corsa dei rossoneri verso un posto in Coppa Uefa, rallentata dal pareggio di Pescara, sembra farsi sempre più ardua
La corsa dei rossoneri verso un posto in Coppa Uefa, rallentata dal pareggio di Pescara, sembra farsi sempre più ardua
Al testa a testa tra Brocchi e Giampaolo da ieri si è aggiunto Vincenzo Montella, ritirato in ballo da Galliani con l’obiettivo di dissuadere definitivamente Berlusconi dal fermo proposito di confermare l’ex tecnico della Primavera rossonera. Eppure al Milan servirebbe ben altro.
L’ex calciatore rossonero analizza la pesante situazione della sua vecchia squadra, guardando i problemi dalla parte del tecnico
Tanta tristezza in casa Milan per la morte prematura dell’apprezzatissimo dirigente, prezioso consulente di mercato in tantissime operazione tra Italia e Spagna.
Il Milan è sempre più allo sbando. Nell’occhio del ciclone il tecnico Mihajlovic e l’ad per la parte sportiva Galliani. Ma le colpe di un tracollo così rovinoso sono tutte del presidente Berlusconi che oggi, a pochi giorni dal trentennale della sua presidenza, paga il conto di una serie di decisione scellerate.
Mancano anche diverse settimane all’aperta della campagna acquisti invernale, ma al Milan già si lavora alacremente per migliorare l’aspetto qualitativo della rosa a disposizione di Mihajlovic. L’obiettivo per il centrocampo è il solito Axel Witsel, mentre per l’attacco torna di moda il nome di Perotti.
Anche Berlusconi, così come già in passato Galliani, risponde con l’ormai celebre ritornello «Chi vince parla, chi perde tace» ai cronisti che chiedevano spiegazioni sui motivi della crisi rossonera. E invece mai come in questo momento la dirigenza del Milan ha il dovere morale di spiegare ai tifosi le ragioni di un tracollo intollerabile.
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