Il giovane è accusato di far parte della rete di Anonymous, per la quale avrebbe avviato la campagna denominata '#Opsafepharma' per protestare contro le prassi della Sanità italiana. E' stato denunciato
Il gruppo di hackers Anonymous sostiene di aver sventato un attacco dello Stato islamico in Italia nel periodo immediatamente successivo alle stragi di Parigi
Anonymous attacca ancora. Nel mirino della comunità hacker più celebre al mondo c'è, dalla strage parigina del Charlie Hebdo, lo Stato Islamico. Con un video diffuso in rete, gli hacktivisti dichiarano guerra all'Isis 'spegnendo' o disattivando centinaia di account Twitter e Facebook di jihadisti.
L'FBI si sarebbe servito delle informazioni rubate da pirati informatici per spiare migliaia di siti internazionali, inclusi quelli dei governi dell'Iran, della Siria, del Brasile e del Pakistan.
A rivelarlo è lo studio commissionato da McAfee a Security Defence and Agenda-SDA, il principale comitato specializzato in difesa e sicurezza di Bruxelles, secondo cui i Paesi più virtuosi sono Finlandia, Israele e Svezia e le sfide in questo ambito sono molte e pressanti
Colpito anche il sito della cantante Paula Fernandes. Anonymous ha già colpito i siti dell'Fbi, del Dipartimento di Giustizia Usa, dell'Associazione dei discografici americani (RIAA), della Universal Music e quello della Presidenza francese
Dopo le parole di soddisfazione di Sarkozy per la chiusura di Megaupload.com
Secondo il dipartimento della Giustizia Schmitz e altri sei collaboratori sono «responsabili di pirateria informatica massiccia su scala globale». Anonymous rivendica gli attacchi dopo la chiusura di Megaupload.com
Il gruppo di pirati informatici ha annunciato di avere violato il sito di Stratfor Global Security, realtà di riferimento del mondo anti-hacker, ottenendo messaggi e dati delle carte di credito dei suoi clienti
I pirati informatici hanno lanciato l'operazione «Green Rights» a sostegno dei militanti No Tav e si sono intrufolati nel server del portale: «Opera costosa, non necessaria e che farà male alla salute»
L'azienda sta indagando per individuare i responsabili. Al momento non sono ancora chiare le modalità con cui questi contenuti sono stati diffusi sul social network
La società dei media ha diritti sulla maschera-simbolo dei pirati informatici usata nel flim «V per Vendetta»
Finora pubblicato però solo un documento Pdf su Twitter la cui veridicità non è stata confermata