26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
La manifestazione

Green pass, a Trieste la protesta non si ferma: «Covid non giustifica limiti»

Sono circa 230, secondo la Questura, le persone che vi hanno partecipato. Il sit-in in piazza Libertà, presidiata dalle forze dell'ordine, è promosso da Alister

Green pass, a Trieste la protesta non si ferma: «Covid non giustifica limiti»
Green pass, a Trieste la protesta non si ferma: «Covid non giustifica limiti» Foto: ANSA

TRIESTE - Nuova protesta no Green pass e contro i «vaccini sperimentali» ieri pomeriggio a Trieste. Sono circa 230, secondo la Questura, le persone che vi hanno partecipato. Il sit-in in piazza Libertà, presidiata dalle forze dell'ordine, è promosso da Alister, Associazione per la libertà di scelta delle terapie mediche. I manifestanti espongono alcuni cartelli tra i quali uno che fa riferimento alla situazione oltreconfine: «Austria chiama, Trieste risponde», si legge.

«Ci chiamano no vax ma noi controlliamo i dati e ci riflettiamo su», ha affermato dal palco il presidente dell'Alister, Walter Pansini. Quella del Governo sui vaccini, ha aggiunto, è una «marcia illogica». «E' importante - ha poi precisato a margine - che non sia obbligatorio applicare un vaccino sperimentale per una situazione che non è grave. Non siamo contro la medicina e non neghiamo la malattia ma le va data la giusta proporzione. La malattia esiste, ma non giustifica la fine delle libertà, dell'economia e della socialità. Il Covid è una scusa per fare altre cose».

Sotto il palco è stato allestito uno striscione che riporta la scritta «sindacooo, la mascherinaaa» accompagnata da due foto del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ritratto con altre persone e senza dpi. Il riferimento è anche all'ordinanza del primo cittadino che ha ribadito l'obbligo del distanziamento e dell'uso delle mascherine durante le manifestazioni, prassi che deve essere controllata da un servizio d'ordine degli organizzatori. In piazza non tutti indossano dpi e dal palco è stato ricordato di attenersi alle prescrizioni «per dare soddisfazione al regime». Tra i manifestanti anche l'ex portuale e pugile Fabio Tuiach e il consigliere comunale 3V, Ugo Rossi.

Ieri in Fvg 660 nuovi contagi e 4 decessi

Ieri in Friuli Venezia Giulia su 25.991 test e tamponi sono state riscontrate 660 positività al Covid 19, pari al 2,53%. Nel dettaglio, su 8.190 tamponi molecolari sono stati rilevati 586 nuovi contagi (7,16%), su 17.801 test rapidi antigenici 74 casi (0,42%). Oggi si registrano 4 decessi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 26 (+1), mentre i pazienti in altri reparti risultano essere 206 (+12). Lo comunica il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi.

I decessi complessivamente ammontano a 3.926: 882 a Trieste, 2.038 a Udine, 695 a Pordenone e 311 a Gorizia. I totalmente guariti sono 115.709, i clinicamente guariti 127, mentre le persone in isolamento 5.550. Dall'inizio della pandemia in Fvg sono risultate positive complessivamente 125.544 persone (il totale è stato ridotto di una unità a seguito della revisione di un test rapido): 28.699 a Trieste, 55.387 a Udine, 24.401 a Pordenone, 15.323 a Gorizia e 1.734 da fuori regione.

Relativamente ai casi registrati all'interno del Servizio sanitario regionale: nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina sono risultati positivi tre terapisti, due infermieri, un medico, un operatore socio sanitario e un tecnico; nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale tre infermieri, un medico e due operatori socio sanitari; all'Azienda sanitaria Friuli Occidentale un amministrativo e un tecnico. Per quanto riguarda le residenze per anziani, sono stati rilevati 8 casi tra gli operatori (San Giorgio di Nogaro, Muggia, Duino Aurisina, Gorizia e Rivignano Teor) e 6 tra gli ospiti (Trieste e Zoppola).

I 4 decessi registrati oggi riguardano una donna di 90 anni di Muggia morta in una residenza per anziani, un uomo di 86 anni di Spilimbergo morto in una residenza per anziani, uno di 75 di Brugnera morto in ospedale e uno di 72 di Trieste morto in ospedale.