4 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Eccellenze in tavola

«La produzione vitivinicola del Carso è un unicum a livello nazionale»

L'assessore Shautli lancia il vino triestino all'Expo 2015. «La Vitovska, la Malvasia e il Terrano sono l'emblema di una regione ai confini dell'Italia ma al centro dell'Europa»

TRIESTE - «Abbiamo bisogno di puntare molto sulle produzioni di alta gamma e il Carso, in questo senso, è un unicum nel panorama vitivinicolo nazionale». Con queste parole, l'assessore alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, ha introdotto l'appuntamento che si è svolto giovedì mattina a Expo2015 nel padiglione Vino - A taste of Italy. L'evento si inserisce tra quelli organizzati da Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale in collaborazione con TurismoFvg, che puntano a promuovere il sistema vitivinicolo allargato del Friuli Venezia Giulia e la ‘filiera lunga del vino’.
«La produzione del Carso - ha continuato Shaurli - è il simbolo della qualità che deve esprimere la nostra regione. In una terra così ridotta, dove ogni metro è conquistato alla roccia, al mare e al vento, la Vitovska, la Malvasia e il Terrano sono l'emblema di una regione ai confini dell'Italia ma al centro dell'Europa. Questi vitivinicoltori non sono eroi, ma autentici appassionati che hanno intuito il valore dei vitigni autoctoni».

L'incontro è stato curato dai produttori del Carso, che hanno guidato i visitatori alla degustazione dei loro vini, l'autoctona Vitovska, vite antica, rustica, capace di sopportare, frustata dalla Bora, i freddi inverni e la siccità della stagione calda, la Malvasia, vite abbastanza adattabile ma fortemente grata al sole e il Terrano che si colloca per tradizione soltanto in un area ristretta dove, per il tipo di terreno e l'altitudine, assume caratteristiche tanto accentuate da permettergli di fregiarsi della denominazione di origine controllata.