Michael Moore alla Festa di Roma: attacco a Trump e Salvini
Il regista premio Oscar ha presentato «Fahrenheit 11/9» e nell'incontro con il pubblico non ha risparmiato nessuno

ROMA - Non le manda a dire Michael Moore: il regista americano, arrivato alla Festa del Cinema di Roma per presentare il suo «Fahrenheit 11/9» ed incontrare il pubblico, ha sparato a zero su Trump e ha detto la sua anche sull'Italia. «Sono cinque giorni che guardo la vostra tv - ha affermato - quando i ricchi prendono possesso dei media hanno interesse a lasciare che la gente non prenda coscienza e non veda certe cose, vogliono solo che abbia intrattenimento puro. In Usa Trump è bravissimo a farlo, le persone lo amano per questo. E questo l'ho visto anche in Italia. Credo che le persone vedano Salvini e Di Maio e li trovino divertenti, ma questo non è intrattenimento».
LE COLPE DELLA SINISTRA - Moore ha detto la sua anche sulle cause che hanno portato alle attuali leadership negli Usa e in Italia. «Credo sia colpa in parte della sinistra se siamo arrivati a questo punto. - ha affermato - Negli Usa hanno pensato che per sconfiggere quelli come Trump fosse meglio essere più di centro o di destra, ma è sbagliato: i liberal hanno provato a batterli facendo quelli 'non troppo di sinistra', ma non è questo il modo. Ecco, questo è stato il grande errore che stiamo pagando adesso. L'operaio o l'americano medio votano Trump, o da voi Salvini, perché loro si mostrano per quello che sono, sono orgogliosi se dicono cose idiote. Li abbiamo sottovalutati e ne paghiamo le conseguenze» ha detto il regista premio Oscar.
«RINCRETINIMENTO» - Il regista americano vede molti parallelismi tra il suo e il nostro Paese: «Se si tolgono fondi all'istruzione, se si fa pagare l'università agli studenti 450mila dollari per quattro anni e poi devono chiedere prestiti per frequentarla e indebitarsi a vita, se si chiudono le biblioteche e si consente alle multinazionali di comprare i media, attraverso cui poi si trasmettono cose che fanno appello alla stupidità, ecco che arriva il 'rincretinimento' di una nazione e si arriva a quello che abbiamo avuto noi. E forse voi avete avuto la stessa cosa in Italia con Salvini e Berlusconi».
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