26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Prevenzione oncologica

Troppi grassi saturi mettono a rischio di cancro al seno

I grassi saturi aumentano la densità del seno aumentando di cinque volte la probabilità di sviluppare una forma cancerogena

I grassi saturi mettono a rischio la donna di cancro al seno
I grassi saturi mettono a rischio la donna di cancro al seno Foto: Shutterstock

MARYLAND - I grassi saturi – ormai è risaputo – non sono particolarmente benefici per la nostra salute se consumati in abbondanza. Una nuova ricerca mette in evidenza come le ragazze adolescenti che si cibano di alimenti ricchi di tali sostanze, a discapito dei più salutari insaturi, hanno un rischio maggiore di sviluppare il cancro al seno.

Il problema è la densità
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Maryland School of Medicine, troppi grassi saturi aumenterebbero la densità del seno, direttamente collegata con il rischio di cancro. Tali componenti si trovano soprattutto nella carne e nei latticini. «I nostri risultati suggeriscono possibili effetti a lungo termine in seguito al consumo di grassi durante l’adolescenza. Questa è la prima analisi prospettica completa che esamina l’effetto a lungo termine dell’assunzione nell’adolescente di sottotipi di grasso sulla densità del seno», spiega Seungyoun Jung del Dipartimento di Epidemiologia e Salute Pubblica presso l’Università del Maryland School of Medicina.

Modifiche alla composizione del seno
I grassi saturi sembrano influenzare la percentuale di grasso a livello del tessuto ghiandolare mammario. Da recenti studi è emerso come l’elevata densità del seno sia un potenziale fattore di rischio del cancro – aumentandone più di cinque volte il pericolo. «Se confermati, i nostri risultati suggeriscono che prestando attenzione al tipo di grasso consumato durante l’adolescenza si può controllare il potenziale di prevenzione delle malattie croniche che si verificano più avanti nel corso della vita. Modificazioni dietetiche appropriate durante l’adolescenza possono potenzialmente contribuire a ridurre la densità del seno ed eventualmente il rischio di cancro al seno e prevenire le condizioni croniche come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari», continua Jung.

L’effetto è più marcato in età adolescenziale
A detta dei ricercatori sembra che l’effetto negativo si ha in maggior misura in età adolescenziale. «L’effetto di assunzione del grasso a livello del seno potrebbe essere maggiore in età più giovane rispetto ai soggetti più anziani, forse questo può spiegare la mancanza di associazione tra il consumo di grassi e rischio di cancro al seno in studi precedenti condotti su donne adulte», dichiara il Dott Dorgan, Population Science Program presso l’Università del Maryland Marlene e lo Stewart Greenebaum Cancer center.

Ulteriori ricerche sono necessarie
i professori Jung e Dorgan però avvisano: prima di saltare a conclusioni affrettate sono necessarie ulteriori ricerche. I risultati attuali, infatti, si basano su un campione di 177 donne di razza caucasica. «Ulteriori studi di coorte devono essere garantiti per replicare i nostri risultati, convalidare se sono indipendenti da altri componenti e altre fonti di cibo e individuare meccanismi di base». In attesa possiamo cercare di seguire una dieta che sia il più equilibrata possibile senza che vi siano carenze di grassi di alcun tipo. D’altro canto, le fonti migliori di acidi grassi insaturi derivano dalla frutta secca, dall’avocado e dagli oli vegetali. La ricerca è stata pubblicata su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention.