24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Tavolo di lavoro

Franceschini: «Allo studio per Roma ticket unico musei»

Lo ha detto il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini a margine della presentazione del protocollo tra Mibact e Roma Capitale. «Vogliamo creare il ticket unico nelle città, non solo nell'area archeologica centrale di Roma»

ROMA (askanews) - «Comune e Mibact lavorano insieme ad un ticket unico di ingresso ai monumenti dell'area archeologica centrale». Lo ha detto il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini a margine della presentazione del protocollo tra Mibact e Roma Capitale. «Vogliamo creare il ticket unico nelle città, non solo nell'area archeologica centrale di Roma. C'è un tavolo in cui stiamo lavorando con l'Anci, abbiamo anche individuato delle città, sei o sette, che in via sperimentale stanno lavorando per introdurre un ticket unico per tutti i musei comunali e statali». Qualche esempio c'è già, ha spiegato il ministro «ad esempio a Firenze c'è una card con cui si entra nei musei dello Stato e del Comune. Al turista interessa poco di chi è il museo - ha continuato il ministro - soprattutto se pubblico, vuole promozione unica, bigliettazione unica, le aperture». Ai cronisti che gli chiedevano l'esperienza fosse possibile anche a Roma il ministro ha risposto: «Certo, assolutamente sì, ma bisogna andare per passi».

Accordo Roma-Mibact passo storico
Il Protocollo firmato oggi pomeriggio a Roma tra Mibact e Roma Capitale per la creazione di un consorzio unico per la gestione congiunta dell'area archeologica del centro della Capitale, è un passo storico. «Capita poche volte di avere la sensazione di portare a compimento un atto che resta nel tempo». Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini nel corso della cerimonia. Quello compiuto oggi da Comune e Governo «È un passo storico - ha detto Franceschini - L'area archeologica centrale di Roma, con tutta la sua straordinaria unicità, per le vicende che l'hanno attraversata - ha ricordato il ministro - si è trovata frammentata in proprietà di amministrazioni dello Stato diverse».
Parti della Repubblica a volte non sono riuscite a superare questa distinzione, «ma grazie a questo atto, avvenuto con scelte fatte molto in fretta, ci si impegna in tempo breve a far nascere unica unità di gestione tra le due amministrazioni». Si superano così distinzioni e qualche attrito, con un'intelligente opera di valorizzazione.