19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Performance

Lady Gaga, quel vomito è davvero arte?

Lady Germanotta ha colpito ancora. Tra esibizionismo e trasgressione, durante il suo ultimo live è stata protatonista di una performance quantomeno audace. Con lei, sul palco, la discussa artista americana Millie Brown

In questi tempi social e virali per farsi notare bisogna osare, sempre e comunque. L'ultima chicca ci arriva dalla sempre elegantissima – si fa per dire – Lady Gaga, che questa volta per tornare a far parlare di sé ha scelto un gesto davvero trasgressivo, degno di suoi grandissimi predecessori (anche se Ozzy Osbourne, con il suo memorabile pipistrello, rimane inarrivabile).

Durante la performance al SXSW Festival di Austin, Texas, Lady Germanotta è salita sul palco in reggiseno e tanga, coperta solo da un grembiulino bianco, e sulle note di «Swine» si è fatta rigurgitare addosso. La nota performer americana Millie Brown ha eseguito da copione un momento altissimo della sua «regurgitation art»: ha bevuto del liquido fluorescente, si è infilata due dita in gola, si è avvicinata alla cantante e il resto lo sapete già. Ecco spiegata la funzione del grembiule lindo e immacolato.

È difficile stabilire, in una potenziale gerarchia di valori, se sia più «originale» guardare il video di Lady Gaga che accoglie – è il caso di dire – l'arte della Brown, oppure convincersi del fatto che esista un'arte di questo tipo. Eppure, i regurgitation artist si vantano di trarre ispirazione dallo straordinario Jackson Pollock, padre dell'action painting.

La passione di Lady Gaga per l'arte contemporanea è nota: prima l'omaggio a Jeff Koons, poi le performance spirituali con Marina Abramovic. Questa volta, però, verrebbe da bacchettare miss Germanotta, perché avrebbe almeno potuto inventarsi qualcosa di davvero originale. Invece, è già la secondo volta che, volente o nolente, il conato la fa da protagonista in un suo show. Il precedente era stato durante il live di Barcellona di un paio di anni fa.

Pensate che per assistere al concerto, riservato a soli 2mila fedelissimi fan, gli aspiranti partecipanti hanno dovuto superare prove davvero ardite, come lanciarsi da una piattaforma di nove metri per acchiappare il biglietto e raccogliere dieci dollari in meno di dieci minuti suonando per strada.

Comunque, dicevamo, per il successo questo ed altro. Anche perché le vendite dell'ultimo album «Artpop» sono state a dir poco disastrose. Lo dimostra il fatto che, a dieci giorni dall'uscita, il disco non compariva in nessuna top ten mondiale e nella classifica americana non era nemmeno tra le prime cento posizioni.

Che smacco per la star del pop internazionale, considerata maestra di stile. E dire che il Time l'ha inserita nella lista delle cento icone della moda, con questa giustificazione: «Lady Gaga è nota per il suo stile scandaloso come per le sue hit. Dopotutto, ha sfoggiato abiti a base di bolle di plastica, pupazzi di Kermit la Rana e carne cruda».