16 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Anteprima mondiale di «To Rome With Love»

Allen: Nel mio film non giudico l'Italia, voglio divertire

Il regista americano: Quando vado in un Paese per fare un film dò la mia personale impressione di ciò che mi colpisce. Sul personaggio di Benigni: Fortunato se rispecchia lo spirito dei tempi

ROMA - «To Rome with love», presentato a Roma in anteprima mondiale, è un omaggio romantico alla città e al cinema italiano, e Woody Allen durante la conferenza stampa di presentazione ha specificato di non aver mai voluto ritrarre la realtà attuale del nostro Paese: «Quando vado in un Paese per fare un film dò la mia personale impressione di ciò che mi colpisce. Non so molto di politica italiana, cerco solo di fare film che possa intrattenere e divertire. Non ho sufficienti strumenti per insegnare niente a nessuno» ha spiegato Allen.

Benigni una sorta di Renzo Bossi - A proposito del personaggio di Benigni, definito dallo stesso attore italiano una sorta di «Renzo Bossi, che si presenta con macchine e donne, ma che non ha nessun talento», Allen ha spiegato: «Se rappresenta qualcosa di reale posso dire che è un accidente felice: quando ho pensato un ruolo per Roberto trovavo buffa l'idea di un personaggio medio investito da fama e notorietà? Se questo rispecchia lo spirito dei tempi sono stato fortunato».

Sono cresciuto con il vostro cinema - Il regista ha sottolineato più volte l'influenza che ha avuto su di lui il cinema italiano: «Sono cresciuto con il vostro cinema, ne ho assorbito tante cose, come era naturale per una persona della mia generazione cresciuta a New York, ma nel film non c'è nessun riferimento diretto cosciente». Dopo l'uscita della pellicola girata in Italia ora Allen si appresta ad abbandonare l'Europa per tornare a girare un film tra New York e San Francisco.

Non potrei mai girare un film in campagna - «La notizia che avrei girato un film a Copenaghen è assolutamente falsa» ha specificato Allen, che ha spiegato così la sua passione per le città europee: «E' facile girare a Roma Parigi, Barcellona: non sono così diverse da New York nella loro anima, in termini di energia, di cultura. In queste città è facile trovare storie: io non potrei mai girare un film in campagna o nel deserto» ha detto il regista.

Il segreto del regista è avere attori di talento - Durante il suo incontro con la stampa Allen ha spiegato che molto del suo successo è dovuto alla bravura dei suoi attori: «Il segreto del regista è avere attori di talento: sono loro che mi hanno reso bravissimo» ha detto Allen, che ha così spiegato il motivo della sua prolificità come regista: «Quando giro un film sono coinvolto in problemi che possono essere risolti, o che non hanno ripercussioni drammatiche. Così mi distraggo dal resto: non penso ai tremendi problemi della vita che non so risolvere. Altrimenti starei in un angolo a rimuginare su quanto è brutta la vita».