20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Cinema | To Rome With Love

Benigni: Il nostro secolo verrà ricordato grazie ad Allen

Show dell'attore italiano alla presentazione di «To Rome with love». Nel film romano di Allen Benigni interpreta un uomo qualunque che diventa celebre suo malgrado, inseguito dai fotografi, dai fan e dalla stampa, anche se non ha mai fatto nulla di speciale nella vita

ROMA - «Woody Allen è una delle persone per cui il nostro secolo verrà ricordato: è come una nevicata d'agosto, una cosa rara» con il suo solito entusiasmo Roberto Benigni è intervenuto alla conferenza stampa per la presentazione del film girato in Italia da Woody Allen, «To Rome with love». «Io ancora non ho visto il film ma l'ho letto, ho letto la sceneggiatura, che era molto segreta: me l'hanno fatto leggere in 10 minuti, non sapevo neanche chi fosse il regista, l'ho scoperto durante le riprese?» ha scherzato Benigni durante la conferenza stampa, aggiungendo poi: «Un film con Allen è una di quelle occasioni a cui dici subito di sì».

Nel film romano di Allen Benigni interpreta un uomo qualunque che diventa celebre suo malgrado, inseguito dai fotografi, dai fan e dalla stampa, anche se non ha mai fatto nulla di speciale nella vita: «Alla luce dei fatti di oggi se uno si presenta con macchine, donne, senza nessun talento, pensiamo subito a Renzo Bossi» ha affermato un incontenibile Benigni, ricordando poi: «Quando abbiamo girato il film c'era l'Italia di Berlusconi, con escort, feste, c'era ancora Bossi, il sole, mentre oggi piove, ci sono gli esodati, Monti... tutto è molto cambiato».
Secondo Benigni oggi quello della notorietà è un tema centrale della nostra società: «Tutti vogliono essere famosi con Facebook, anche i politici, ma nel film c'è quella grazia che ha solo il signor Allen e che rende tutto favolistico e reale».
Secondo Benigni i film di Allen che racconterebbero meglio l'Italia di oggi potrebbero essere «Prendi i soldi e scappa» o «Crimini e misfatti»: «Un grande autore va sempre oltre la realtà ed Allen è l'unica persona al mondo che riesce a unire Bergman e Groucho Marx» ha affermato entusiasta Benigni, che ha concluso dicendo: «Fare lo spiritoso di fronte a Woody Allen è come provare a suonare di fronte a Mozart? Posso solo dire che sul set ero attento ad ogni dettaglio, a capire dove metteva macchina da presa a come dirigeva gli attori? Lui li dirige con gli occhi chiusi, senza nessun gesto, solo con lo sguardo. E' un grande talento».