19 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Cultura

Intesa Sanpaolo apre a Torino le Gallerie d'Italia

Oltre che alla fotografia e alla video arte, le nuove Gallerie in Piazza San Carlo, che si affiancano a quelle di Milano, Napoli e Vicenza, sono anche dedicate all'arte barocca

Intesa Sanpaolo apre a Torino le Gallerie d'Italia
Intesa Sanpaolo apre a Torino le Gallerie d'Italia Foto: Ufficio Stampa

TORINO - Piazza San Carlo a Torino ha accolto, dopo anni di lavori, l'inaugurazione della quarta sede delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la prima nella città del gruppo bancario e la prima dedicata alla fotografia. Un progetto imponente, firmato dall'architetto Michele De Lucchi, che oggi presenta diecimila metri quadrati di spazi espositivi su cinque piani, di cui tre ipogei dentro Palazzo Turinetti, sede legale e storica della banca.

Oltre che alla fotografia e alla video arte, le nuove Gallerie, che si affiancano a quelle di Milano, Napoli e Vicenza, sono anche dedicate all'arte barocca. Il museo, inoltre, offre una nuova sede all'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, che comprende circa 7 milioni di scatti realizzati dagli Anni Trenta agli Anni Novanta da una importante agenzia di fotogiornalismo italiana.

«Questa inaugurazione ha un grande significato per la nostra banca - ha detto il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli - perché nelle Gallerie d'Italia vogliamo dare alla comunità quei beni che sono l'arte e la cultura. Si tratta di uno dei più importanti investimenti culturali fatti in Italia e in Europa negli ultimi anni».

Al centro del progetto culturale, che unisce tecnologia e immagini, i temi legati all'evoluzione della sostenibilità ESG, che per la banca sono al centro sia del proprio piano d'impresa, sia delle iniziative di cultura. Per questo è significativo che la mostra che inaugura le nuove Gallerie d'Italia di Torino sia dedicata al lavoro del fotografo Paolo Pellegrin e alle sue immagini che hanno documentato, in tutto il mondo, gli effetti dei cambiamenti climatici.

«La fragile meraviglia - Un viaggio nella natura che cambia», curata da Walter Guadagnini, è un'esposizione potente, drammatica, capace di mostrare sia la bellezza del nostro pianeta, sia il rischio che l'antropocene ha portato ai massimi livelli, mettendo in pericolo la nostra stessa sopravvivenza. La seconda mostra temporanea che il pubblico potrà visitare dal 17 maggio è dedicata a una selezione di immagini di Publifoto, scelte da Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, che raccontano l'Italia da dopoguerra all'allunaggio del 1969.