26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Via Garibaldi

Nuova vita per Palazzo Durando di Villa, in via Garibaldi presto il cantiere

Ora manca solo l'approvazione del Consiglio comunale. Come ultimo atto la Giunta comunale ha approvato la variante strutturale numero 321 al Piano regolatore

TORINO - Il primo passo era stato compiuto lo scorso giugno quando la Giunta comunale aveva approvato la proposta tecnica del progetto preliminare di variante. Ora si è andati oltre con una nuova approvazione, quella della della variante strutturale numero 321 al Piano regolatore generale che, nei prossimi mesi, porterà all’apertura del cantiere per la riqualificazione del settecentesco Palazzo Durando di Villa, edificio di pregio storico e artistico al civico 23 di via Garibaldi angolo con via Botero.

Dopo il prossimo step obbligato, l'approvazione del Consiglio comunale, potrà essere dato il via al restauro completo dell’immobile che si affaccia sull’isola pedonale. Con il restyling prenderanno vita un albergo e alcuni locali al piano terra e nel cortile troverà spazio un'ampia vetrata.

«Sarà restaurato l’edificio nella sua immagine storica pur consentendo la demolizione parziale di alcuni tramezzi e l’installazione di ascensori e di nuovi corpi scala, e gli interventi preserveranno la scala monumentale, non alterando l’impianto architettonico originario, ma esaltandolo», aveva già detto il vicesindaco Guido Montanari in estate parlando del progetto di riqualificazione, «si tratta di un intervento di concerto con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti per la Città Metropolitana.  La strada di collegamento tra via San Francesco d’Assisi e via Botero, sul fronte retrostante, diventerà inoltre uno spazio pubblico di qualità, pensato anche per consentire la vista del Basilica dei Santi Martiri».

Con la variante approvata dalla Giunta saranno mantenute le destinazioni residenziali, terziarie, introducendo flessibilità sulla distribuzione ai vari piani. Al piano terreno che dà su via Garibaldi saranno consentite esclusivamente attività commerciali al dettaglio, ristorazione, pubblici esercizi e artigianato di servizio.