29 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Formula 1

La Formula 1 resta in Bahrein: tutto pronto per il «secondo» GP di Sakhir

Quello appena conclusosi è stato uno dei weekend più intensi e chiacchierati della storia della Formula 1 moderna

Lewis Hamilton vincitore del GP del Bahrein
Lewis Hamilton vincitore del GP del Bahrein Foto: Mercedes

Quello appena conclusosi è stato uno dei weekend più intensi e chiacchierati della storia della Formula 1 moderna, come dimostrano le tante notizie F1 in merito, il GP del Bahrein verrà difatti ricordato per il clamoroso - e per fortuna senza conseguenze - incidente occorso a Romain Grosjean.

L’impatto della monoposto targata Haas contro il guardrail a 211km/h, che ha provocato un’esplosione praticamente immediata della stessa, ha tenuto tutti gli appassionati con il fiato sospeso per 28 interminabili secondi. La prontezza dei soccorsi, unita alla lucidità del pilota nell’abbandonare l’abitacolo in fiamme, ha permesso al pilota francese di uscire illeso.

Solo qualche ustione alle mani e tanto, tanto spavento: Grosjean - che ha prontamente rassicurato i fan con un post su Instagram - osserverà ora un periodo di meritato riposo, non prendendo ovviamente parte agli ultimi due Gran Premi della stagione. Già, perché come cantavano i Queen: «Show Must go on!»

Il quindicesimo e penultimo GP dell’anno si correrà ancora una volta in Bahrein, in virtù della riorganizzazione voluta nei mesi scorsi dalla Formula 1 per ovviare all’emergenza sanitaria che da febbraio ci sta mettendo in difficoltà. Ovviamente il tracciato non sarà identico a quello che ha visto i piloti correre nell’ultimo weekend appena trascorso, ma avrà delle modifiche nel tratto centrale.

Il rinominato Sakhir GP sarà il secondo più corto del calendario (in realtà il primo, visto che quest’anno la Formula 1 non è scesa in pista nel Principato di Monaco) in virtù degli appena 3,54 km. Per ovviare alle ridotte dimensioni del tracciato verranno percorsi la bellezza di 87 giri, anche perché è stimato che i piloti stiano al di sotto del minuto per giro percorso.

Il Gran Premio conta appena 11 curve, rivisitando il progetto di Hermann Tilke, poggiando principalmente sull’anello esterno del tracciato originale del GP del Bahrein: grazie alle modifiche apportate assumerà quasi una forma ovale, rimarcando le gare della IndyCar.

Rispetto al Gran Premio disputatosi domenica 29 novembre ci saranno due, importantissime, differenze nel parco piloti: detto del povero Grosjean, che verrà dimesso dall’ospedale nella giornata di domani, anche il Campione del Mondo Lewis Hamilton sarà costretto a dare forfait. Il pilota inglese nella giornata odierna è difatti risultato positivo al Covid-19 - come prontamente comunicato dalla Mercedes - e sarà dunque costretto a rimanere in isolamento fiduciario: per il classe 1985 non si tratterà in ogni caso di un’assenza pesante, avendo già ottenuto a metà del mese scorso, per la settima volta in carriera, il titolo iridato.

Impazza in tutto l’ambiente il totonome sul suo possibile sostituto: gli ultimi rumors danno per favorito il belga Stoffel Vandoorne - collaudatore della Mercedes stessa - rispetto al pilota della Williams George Russell, non si escludono comunque colpi di scena a sorpresa nel mercato piloti F1.

Già deciso invece il nome del secondo pilota che correrà per la Haas, in sostituzione di Grosjean: sarà il nipote d’arte Pietro Frittipaldi, terzo pilota della scuderia statunitense di chiare origini brasiliane. Ventiquattrenne nato a Miami, è il nipote del celebre Emerson Frittipaldi (già campione del Mondo di Formula 1 nel 1972 e nel 1974). Queste le sue dichiarazioni prima dell’esordio assoluto in F1: «La cosa più importante è che Romain sia sano e salvo - sottolinea Frittipaldi - Sono estremamente grato a Gene Haas e Guenther Steiner per la loro fiducia nel mettermi al volante questa settimana. Darò il massimo».

Mettetevi comodi: il secondo weekend consecutivo in Bahrein è pronto a regalarci spettacolo ed emozioni.