Giampaolo sceglie i suoi terzini
Nel gioco del nuovo tecnico milanista, un ruolo fondamentale lo ricoprono i due difensori di fascia. Ecco chi può lanciare l’ex allenatore della Sampdoria
MILANO - Marco Giampaolo inizia a scoprire il Milan che, di conseguenza, fa altrettanto col suo nuovo allenatore, non accolto da ululati di giubilo da parte della tifoseria rossonera, ma che è stato scelto per provare a ripartire, per ricostruire le fondamenta di una squadra che da 7 anni non centra la qualificazione in Coppa dei Campioni e che dovrà essere in grado di battagliare con le rivali con una base formata da tanti elementi giovani, come da diktat imposto dall’amministratore delegato Gazidis, per ammortizzare i costi e abbassare il monte ingaggi della rosa.
Schieramento
Modulo di partenza di Giampaolo sarà il 4-3-1-2, vale a dire lo stesso utilizzato sia ad Empoli che alla Sampdoria ed ormai marchio di fabbrica del tecnico abruzzese. Una disposizione tattica che prevede difesa solida, centrocampo organizzato, un fantasista dinamico ma attento anche alla fase difensiva e due attaccanti capaci di eseguire entrambe le fasi con duttilità e sacrificio; con queste armi Giampaolo ha ottenuto risultati discreti negli ultimi anni e valorizzato diversi elementi, sia quelli giovani che quelli reduci da qualche stagione in chiaroscuro, permettendo al club di accrescere il valore dei cartellini dei propri calciatori, speranza che anche il Milan culla per la sua rinascita.
Fasce laterali
Importanza vitale nello schieramento di Giampaolo hanno poi i due terzini, fondamentali nel gioco del nuovo allenatore milanista. A Genova, ad esempio, tanto Murru (uno dei migliori laterali di difesa per rendimento) a sinistra, quanto Sala e Bereszynski che si sono alternati a destra, hanno sempre fornito prestazioni brillanti, risultando utilissimi in copertura e nelle diagonali, ficcanti in fase offensiva, offrendo spesso assist e cross perfetti per gli attaccanti. Caratteristiche dei terzini di Giampaolo devono essere la disponibilità tattica e la capacità atletica di percorrere l’intera corsia laterale nell’arco di tutta la partita.
Scelte
Nel Milan, il rilancio di Andrea Conti appare scontato perché l’ex atalantino per il nuovo tecnico ha i crismi giusti del laterale perfetto, nonostante debba ancora imparare tutti i meccanismi di una difesa a 4. Possibilità, teoricamente, ne avrebbe pure Diego Laxalt, dinamico e prorompente atleticamente, ma che nell’ultima stagione ha palesato evidenti limiti che lo hanno relegato in panchina a favore di Ricardo Rodriguez che, viceversa, per Giampaolo potrebbe essere poco vivace nonostante la grande attenzione tattica dello svizzero. Infine Calabria, anche lui migliorabile dal punto di vista della vitalità, ma che con un tecnico come l’ex sampdoriano potrebbe esplodere definitivamente. In attesa di tornare competitivo ad alti livelli, insomma, il Milan comincia a piazzare i primi tasselli della propria risalita.