Gresini al Diario Motori: «Non era il nostro GP. Marquez mondiale? Probabile...»
Il team manager riflette ai nostri microfoni su un weekend di gara sfortunato, ma in cui il team Gresini, in tutte e tre le classi, ha confermato il suo potenziale
FAENZA – Fausto Gresini, partiamo dal fondo, dalla Moto3: lì qualcuno ha pensato di giocare a bowling invece che di fare motociclismo...
È veramente un peccato. Avevamo fatto delle gran prove con entrambi i piloti ed ero convinto di poter fare un bel risultato. Purtroppo, però, le gare finiscono alla bandiera a scacchi. Canet ha commesso un errore clamoroso, ha fatto davvero uno strike, e questo ha provocato la caduta dei quattro piloti e una perdita di punti importanti per il campionato. Sono sicuro che avremmo lottato per vincere il Gran Premio.
Stavolta addirittura con entrambi i piloti.
Sì. Martin era ancora lì tranquillo, non voleva commettere errori, invece l'hanno buttato giù. Quanto al Diggia, ha commesso un piccolo errorino, poi si è innervosito, ha fatto fatica, è stato disturbato e non ha portato a casa il risultato che era nelle sue corde. Questo mi dispiace, ma fa comunque parte della crescita di questo ragazzo, che ha un grande potenziale. Ancora non siamo riusciti a portarlo a vincere, ma ci proviamo e ci riusciremo, anche se quel campionato è duro.
Ci si sta avvicinando sempre di più, nelle ultime gare.
Sì, è lì: d'altronde entrambi i piloti sono nei primi quattro in classifica.
Martin era già fenomenale l'anno scorso sul giro secco, quest'anno sta dimostrando anche di essere cresciuto nella gestione delle gare. Ci avete lavorato sopra?
È migliorato, adesso non gli manca nulla, ha la consapevolezza di poterlo fare. Abbiamo vinto due gare, in una ci hanno buttato giù e nell'altra abbiamo commesso degli errori: abbiamo pagato molto cari questi inconvenienti.
Anche Navarro, in Moto2, ha messo in mostra una crescita importante: forse questo weekend per la prima volta ha dimostrato di poter lottare con i primi.
Ha fatto il suo miglior weekend da quando corre in Moto2 e questo lo ha portato ad essere competitivo. Sicuramente abbiamo trovato una buona modifica, che lo ha aiutato nella guida trovando grandi benefici. Peccato che anche lui sia stato centrato da Luca Marini al primo giro: evidentemente questo non era il nostro GP. Ma lui è cresciuto tantissimo dall'anno scorso, sono contento perché ora lo vedo determinato, più sicuro di sé. Credo che con lui abbiamo fatto un grande lavoro: ha disputato una bellissima gara in America, su una pista che gli piace molto, e a Jerez si è confermato, su un circuito che invece non gli è così favorevole. Ora vediamo come andrà in Francia, ma se ci sarà la riprova direi che siamo veramente con i primi.
Più o meno la stessa storia è successa anche in MotoGP, dove si sta consolidando la vostra crescita.
Siamo stati molto sfortunati, e sicuramente dobbiamo prenderci anche noi qualche responsabilità, per il problema che abbiamo avuto al primo giro della gara. Sembra che rispetto all'anno scorso stiamo facendo molto meno: in realtà credo che abbiamo un grande potenziale, e dobbiamo lavorare ancora più uniti in questi momenti difficili, per evitare le piccole sbavature. Poter consolidare un risultato in più sarebbe importante, ma il potenziale c'è. La MotoGP è una categoria estrema: vedi Valentino Rossi oggi che, solo perché non riesce a mettersi bene a posto con l'elettronica, rischia di scivolare dal quarto al decimo posto. La competizione è molto alta e questo determina risultati che sembrano deludenti.
Si parla molto di mercato piloti, e a voi sono stati accostati nomi come Iannone e Petrucci. Qual è la situazione?
Sì, abbiamo diversi contatti e trattative in corso. Speriamo a breve di poter dare la formazione del futuro, ma in questo momento ancora non siamo pronti. Aleix (Espargaro, ndr) è riconfermato, anche se non abbiamo ancora firmato, e stiamo aspettando di definire il pilota mancante. Abbiamo ancora un contratto con Scott (Redding, ndr), sono passate poche gare, e anche se non sta andando benissimo dobbiamo anche essere coerenti.
Un parere, in questo caso da ex pilota, sull'incidente tra le Ducati e Pedrosa che ha fatto molto discutere. Tu come l'hai visto?
Io l'ho visto come un normale incidente di gara, stavolta. Jorge frenava molto forte, secondo me Dovi ne aveva di più, avrebbe avuto un passo migliore, era più veloce a centro curva, ma non riusciva a passarlo. Ha azzardato questa staccata, lo ha superato, ovviamente le traiettorie si sono incrociate. Pedrosa era semplicemente al suo posto, dove doveva essere, ma Lorenzo non ne ha tenuto conto: si sono toccati e hanno fatto un disastro. Non ci ho visto una volontà, sono stati sfortunati: Pedrosa aveva già impostato la sua curva e non poteva fare nulla, ma Lorenzo non riusciva a vederlo, perché era dietro, e Dovi era esterno, quindi è stato travolto in maniera innocente. Queste sono le gare, non ci vedo nulla di così strano, che possa provocare strascichi come quelli tra Marquez e Valentino.
Visto come si stanno mettendo le cose, secondo te ci dobbiamo rassegnare ad un altro Mondiale di Marquez?
Diciamo che è la cosa più probabile. Lo vedo meno combattuto dell'anno scorso.
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