28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Formula 1

Così Vettel studia la rivincita: «Non temo Hamilton»

Seb ha fatto i complimenti al vincitore del Mondiale: «Ma il 2018 sarà un'altra storia, potremo essere noi al vertice». E ne è convinto anche un ex ingegnere del Cavallino rampante

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel Foto: Ferrari

ROMA«Solo pochi atleti sul pianeta hanno quattro campionati del mondo in tasca, quindi onore al merito. Guardando alla stagione, Lewis è stato il migliore e per questo si è meritato il titolo». Sebastian Vettel ribadisce i complimenti al suo rivale Lewis Hamilton. Gli stessi complimenti che gli aveva fatto a caldo domenica scorsa, quando il campione anglo-caraibico della Mercedes ha pareggiato i conti con lui, raggiungendo quota quattro titoli mondiali vinti in carriera. Eppure, riconoscere l'onore delle armi al proprio rivale non significa nutrire timore reverenziale: «Non ho paura di Lewis – afferma il ferrarista alla rivista tedesca Sport Bild – Al contrario, mi piace correre contro di lui. Perché se vinci contro uno come Lewis Hamilton, puoi esserne orgoglioso, visto che sai che guida ad un livello estremamente alto».

Anno nuovo, sfida nuova
Tra dodici mesi, insomma, chi sarà a vincere il Mondiale numero cinque? Seb è già pronto alla rivincita: «Non si sa mai che cosa potrà succedere in futuro – prosegue – Ma la prossima stagione darò il massimo per aiutare Lewis a vincere il quinto titolo. Il 2017 è stato il suo anno, ma il 2018 sarà un'altra storia, ripartiremo tutti da zero. Noi, alla Ferrari, siamo sulla strada giusta, e credo fermamente che potremo essere al vertice nella prossima stagione». E per questo il quattro volte iridato si sente pronto a raccogliere la sfida della solita imbattibile Mercedes e anche dell'outsider Red Bull. «Dobbiamo diventare ancora migliori, e ci riusciremo. Dopotutto, sappiamo che non stiamo certo lottando contro Topolino e Paperino», chiosa Vettel.

Uscire dal baratro
La visione del pilota, dall'interno, è condivisa anche, dall'esterno, da un ingegnere come Toni Cuquerella, ex pezzo grosso del reparto tecnico del Cavallino rampante. «La Ferrari è stata molto più competitiva che negli ultimi anni – ha analizzato sul quotidiano spagnolo El Pais – Ha avuto una macchina migliore della Mercedes in cinque dei diciotto Gran Premi. È stato un buon anno e devono essere contenti. Ma, come sempre succede alla Ferrari, bastano due gare storte e inizia la crisi. La Mercedes se ne è avvantaggiata molto». La sfida più importante che si presenta di fronte alla Rossa di Maranello, insomma, sembra più psicologica che ingegneristica: «La Ferrari fa fatica ad uscire dalle sue crisi. Al contrario, altri come la Red Bull o la McLaren potrebbero raggiungere un certo livello di solidità e fiducia il prossimo anno. Quest'anno hanno vinto il miglior team e il miglior pilota, ma la linea di tendenza indica che questo dominio non continuerà necessariamente. Il prossimo titolo potrebbe essere vinto da un team che non avrà sempre la miglior macchina».