18 giugno 2025
Aggiornato 11:00
MotoGP | Gran Premio del Giappone

L'azzardo di Valentino Rossi non basta: si salva solo la vecchia Yamaha

Il Dottore in mattinata era risalito fino al secondo posto, ma poi è caduto e con la pista bagnata solo per metà ha provato a montare le gomme da asciutto, finendo solo dodicesimo. L'unica M1 che è riuscita ad andar forte è quella dell'anno scorso, che nelle mani di Johann Zarco ha colto la pole position

Valentino Rossi rientra ai box a Motegi
Valentino Rossi rientra ai box a Motegi Foto: Yamaha

MOTEGI – Aveva illuso stamattina Valentino Rossi, balzando improvvisamente dal dodicesimo al secondo posto: «Avevamo cominciato bene, migliorando molto l'assetto con il bagnato estremo. Non voglio dire di essere rimasto sorpreso, ma sicuramente contento perché i tempi sul giro erano buoni. Merito del bilanciamento e delle modifiche sulla messa a punto del posteriore». Poi, nella quarta e ultima sessione di prove libere, intorno all'ora di pranzo, la pista ha iniziato ad asciugarsi, e la sua Yamaha è ripiombata in crisi: «Non abbiamo cambiato nulla, ma in quelle condizioni abbiamo sofferto molto. Quando non c'è abbastanza acqua facciamo sempre fatica a trovare la giusta aderenza al posteriore».

Di nuovo al punto di partenza
Tanto che, alla curva 8, la sua M1 lo ha disarcionato, per la prima volta da quando è tornato a correre con la gamba destra ancora fratturata. Per fortuna il nove volte iridato è riuscito subito a rimettersi in piedi e a tornare in sella: «Per fortuna la moto si è girata sotto di me – ha raccontato il Dottore – Ora ho un po' più di dolore, ma non ho colpito molto la gamba: solo un dito, come sempre. Ma mi è andata bene, perché è stata una brutta caduta». L'incidente, insomma, non ha aggravato ulteriormente le sue condizioni fisiche, ma lo ha comunque privato della prima moto: «Quella con il migliore assetto, che sarebbe stato importante avere in qualifica, ma purtroppo era troppo danneggiata: tanto impegno per nulla». A quel punto, con una moto che non si trovava per niente a suo agio con l'asfalto umido, il fenomeno di Tavullia ha dunque provato l'azzardo, montando da solo le gomme da asciutto all'inizio delle prove ufficiali: «Ma era ancora troppo bagnato e la pista non si è asciugata abbastanza in fretta, perché faceva freddo. Perciò sono dovuto andare molto piano, la temperatura delle gomme è scesa e non sono riuscito a ritrovare l'aderenza normale». Risultato: dopo tutta questa serie di disavventure Vale si è ritrovato nella stessa posizione di ieri pomeriggio, dodicesimo. «Sarà difficile partire così indietro domani – ammette il numero 46 – Ma per me la cosa più importante saranno le condizioni meteo. Se ci sarà pioggia battente (come sembra dalle previsioni, ndr) il nostro passo non è così male, con meno acqua in pista no».

Yamaha a passo di gambero
Non è andata meglio al suo compagno di squadra Maverick Vinales, scivolato ulteriormente indietro in classifica fino a qualificarsi quattordicesimo: troppo indietro rispetto ai suoi contendenti per il titolo mondiale Marc Marquez e Andrea Dovizioso. «Le ho provate tutte – spiega Top Gun – ma sul bagnato il problema è lo stesso da tutto l'anno: la trazione. Con questa moto non posso fare nulla di più: sto provando a vincere un titolo, ma così è impossibile. Sento che il campionato mi scappa dalle mani ogni volta che scendo in pista e mi ritrovo oltre il decimo posto mentre i miei avversari sono nelle prime posizioni». L'unica Yamaha a salvarsi è stata quella dell'anno scorso, affidata al team Tech 3 e alle mani di Johann Zarco, che è riuscito a portarla in pole position: «È stato molto bravo – si toglie il cappello Rossi – perché ha montato le gomme supersoft da bagnato sul finale e ha fatto un solo giro. Ha fatto la differenza e sappiamo che con l'acqua quella moto è migliore».