19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Calciomercato

Sull'asse Milano-Siviglia applausi all’Inter, bacchettata al vecchio Milan

Ottima operazione dell’Inter che dopo aver prelevato Banega dal Siviglia lo scorso anno a parametro 0 lo ha rivenduto al club andaluso per ben 9 milioni. Discorso molto diverso per l’affare Bacca, pagato ben 30 milioni da Galliani e adesso praticamente impossibile da rivendere senza fare una minusvalenza esagerata.

Il centrocampista argentino Ever Banega
Il centrocampista argentino Ever Banega Foto: ANSA

MILANO - Si infiamma il mercato sull’asse Milano-Siviglia. Il club andaluso sembra aver trovato una corsia preferenziale che porta dritto al capoluogo lombardo, sia sponda Inter che sponda Milan e così fioccano le trattative su più fronti. Ha fatto soprattutto scalpore la cessione di Ever Banega, passato in appena dodici mesi da Siviglia a Siviglia, passando da Appiano Gentile. A suscitare apprezzamenti da parte di tutti gli addetti ai lavori è stata l’operazione della dirigenza nerazzurra, abile nel sottrarre a parametro 0 il centrocampista argentino ai biancorossi spagnoli, salvo poi rivenderlo dopo appena una stagione a 9 milioni di euro.

LA MALAGESTIO DI GALLIANI - Operazione diametralmente opposta a quella che potrebbe concretizzarsi invece tra Siviglia e Milan per un altro ex idolo del Sánchez-Pizjuán, il centravanti Carlos Bacca. Il colombiano, acquistato da Adriano Galliani due stagioni orsono per la cifra iperbolica di 30 milioni di euro (e meno male che c’era la clausola rescissoria a mettere un freno alla follia affaristica del Condor, altrimenti chissà fin dove si sarebbe spinto), potrebbe adesso far ritorno in Spagna, ma difficile pensare che il Siviglia possa scucire più di 15 milioni. In ogni caso per il Milan sarà un’operazione in perdita, così come la cessione di Bertolacci, pagato 20 milioni e oggi in cerca di collocazione. Per fortuna dei tifosi rossoneri la malagestio di Galliani & friends può essere catalogata alla voce «passato che non ritorna». Oggi ci sono Fassone e Mirabelli al comando, con loro è tutta un’altra storia.