27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La Yamaha si adatta bene alla pista di Assen

Il vecchio telaio di Vinales batte il nuovo di Valentino Rossi (per ora)

Maverick continua a preferire la versione originale, e oggi l'ha portata in testa al venerdì di prove libere del GP d'Olanda: «Sono tornato quello di inizio stagione». Il Dottore, invece, ha avuto molto da lavorare per confermare le modifiche da lui stesso richieste, ed è sesto: «Ma il feeling è buono»

ASSEN – La Yamaha può tirare un sospiro di sollievo. È vero che, almeno sulla carta, si sapeva che il circuito di Assen doveva essere favorevole alla M1. Ma è altrettanto vero che, in questa stagione di gomme impazzite e classifiche continuamente rimescolate, fino a che non si mettono le ruote sull'asfalto è impossibile prevedere fino in fondo se una moto si adatterà o meno a quella specifica pista. Stavolta, per la casa di Iwata, la risposta fortunatamente è sì. «Dopo Barcellona era fondamentale per noi iniziare il weekend con il piede giusto – confessa il team manager Maio Meregalli – Siamo arrivati in circuito stamattina sapendo di avere molto lavoro da fare, e i risultati ne dimostrano il frutto. Abbiamo gettato delle solide basi».

Maverick Vinales in testa
Al primo posto nella lista dei compiti da svolgere oggi c'era, naturalmente, una parola sola: telaio. Quello che Valentino Rossi aveva trascinato sul banco degli imputati per il flop in Catalogna, e che i tecnici giapponesi si erano affrettati a modificare secondo le sue indicazioni. «Dopo i giudizi positivi dei piloti nell'ultimo test, stamattina ci siamo concentrati sul confronto tra il vecchio e il nuovo chassis», conferma Meregalli. Maverick Vinales, che continua a preferire la versione originale, sembra avere avuto ragione oggi, visto che è stato proprio lui il più veloce di tutti. Ma non va dimenticato che nelle piste amiche della moto nipponica, come questa di Assen, i problemi risultano meno evidenti: «Oggi abbiamo discusso molto del telaio – ribadisce Top Gun – Ma, come dico sempre, quando c'è aderenza, la M1 è perfetta da guidare. Oggi, fin dal primo giro, è stato tutto facile e sotto controllo, come mi capitava a inizio stagione. Ho ancora il dubbio delle gomme morbide, se avranno un buon potenziale per la gara, ma per il resto l'assetto è già quasi a posto».

Superlavoro per Valentino Rossi
Il suo compagno di squadra Valentino Rossi è invece solo sesto in classifica (dietro anche alla Yamaha dello scorso anno guidata da Jonas Folger). Ma niente paura: per lui, più che sui cronometri, oggi era importante concentrarsi sulla riconferma delle novità telaistiche che lui stesso aveva chiesto agli ingegneri. «La giornata è stata dura, come sempre ad Assen, ma alla fine anche abbastanza positiva per me – analizza il Dottore – Siamo stati abbastanza fortunati ad avere due sessioni asciutte, che ad Assen non capitano spesso. Così ho potuto lavorare sul telaio e il mio feeling con la moto non è malaccio. Di sicuro c'è ancora del lavoro da fare, il bilanciamento non è al 100%, ma per essere un venerdì è andato bene». Anche questa sesta piazza vale oro: significa promozione diretta alla fase finale delle qualifiche se domani mattina, come prevede il meteo, la terza sessione di prove libere verrà rovinata dalla pioggia. «Era molto importante restare nei primi dieci», conclude il fenomeno di Tavullia. Gli spettri di Barcellona, insomma, sono già svaniti.