La prima di Giovinazzi sulla nuova Ferrari: «Un sogno diventato realtà»
Dopo aver provato la Rossa di due anni fa e corso i primi due Gran Premi con la Sauber, Antonio ha debuttato ieri con la SF70H di ultima generazione: «La stessa monoposto che ha vinto l'ultima gara e che è in testa al Mondiale»

AL SAKHIR – «Me li sono goduti tutti questi giri». A ognuno dei 93 passaggi davanti al box della Scuderia Ferrari, Antonio Giovinazzi deve avere sorriso sotto il casco. Perché sì, la Rossa l’aveva già provata a Fiorano, e conosceva già le Formula 1 generazione 2017. Però la Ferrari del primo test era la SF15-T, onorabilissima ma vecchia di due anni. E quella delle prove invernali e dei primi due Gran Premi era una Sauber. Con tutto il rispetto, la prima giornata vera di un pilota italiano su una Ferrari è questo martedì in Bahrein. Una giornata iniziata con colazione e massaggio, proseguita con ben nove ore di test e tuttora in corso con i briefing tecnici. Antonio ha dimostrato maturità e professionalità sia alla guida (il suo tempo migliore, il secondo assoluto in classifica, è stato di 1:31.984 con gomme supersoft, ma ha usato di più le medie) sia davanti agli ingegneri. «Guidare la macchina che ha vinto l’ultima gara ed è in testa al Mondiale, lavorare con gli ingegneri e i meccanici della Scuderia Ferrari, non è soltanto una grandissima emozione: è il sogno che avevo fin da piccolo, quando correvo con i kart, e che adesso diventa realtà», ha commentato entusiasta il 23enne di Martina Franca al termine della giornata. La realtà dei test, invece, ha visto Sebastian Vettel impegnato fino a tarda sera per recuperare il tempo perduto in giornata nel suo test con l’altra SF70H, dedicato al collaudo delle nuove gomme Pirelli.
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