19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
La Rossa si prepara al secondo appuntamento stagionale di Shanghai

Sebastian Vettel non canta (ancora) vittoria: «La Mercedes resta favorita»

Il successo nel GP d'Australia è stato «un premio a tutto il nostro lavoro», ma è già archiviato. Ora bisogna affrontare la gara di questo weekend in Cina e non è detto che la Ferrari trionfi di nuovo: «Pista diversa, e la pioggia...»

Sebastian Vettel nella conferenza stampa di oggi a Shanghai
Sebastian Vettel nella conferenza stampa di oggi a Shanghai Foto: Ferrari

SHANGHAI«Penso che la Mercedes rimanga sempre la favorita». Ad affermarlo, nella consueta conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Cina, non è quello spaccone di Lewis Hamilton, ma Sebastian Vettel. Nemmeno la vittoria all'esordio stagionale in Australia, infatti, è bastata a cambiare l'atteggiamento del neo-leader del campionato. Il campione tedesco tiene i piedi ben saldi per terra, come ha fatto finora tutta la Ferrari. E l'approccio funziona: «Ovviamente nella prima gara noi siamo stati molto forti, ma all'interno della squadra abbiamo deciso di affrontare una gara alla volta. Sappiamo di avere un buon pacchetto, il che ci pone in una posizione di forza, ma c'è ancora molto lavoro che dobbiamo fare per mantenerla e per poter continuare a lottare per le vittorie». Il primo successo, insomma, per Seb è stato soltanto un primo riconoscimento al grande impegno che tutta Maranello ha profuso durante l'inverno: «Era la prima gara dell'anno, perciò la vittoria è stata un risultato importante, per me e per tutta la squadra. Venivamo da un anno che non definirei un disastro, dal mio punto di vista, ma sicuramente difficile per noi. Ci sono molte persone nel team che hanno investito molte ore di lavoro, che hanno trascorso molte notti a preparare la macchina, sia in officina che in pista. Perciò in certi momenti, in Australia, i ragazzi non erano freschi quanto avrebbero potuto. Ma la vittoria è sicuramente la miglior medicina per tutti e ricevere in cambio un premio del genere è stata una bella sensazione. È stato positivo riuscirci, e ora andiamo avanti».

Fiducia e realismo
E «disastro» è una parola che nemmeno il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen vuole utilizzare per definire il suo deludente quarto posto nella gara australiana: «Penso che abbiamo imparato molto, abbiamo compreso alcune cose, ma tutto è arrivato con un certo ritardo. Io non ho ottenuto un buon risultato, ma rispetto agli ultimi anni è stato tutt'altro che un disastro. Abbiamo incontrato alcune difficoltà, sappiamo con il senno di poi che sarei potuto andare molto più forte, ma come team abbiamo fatto un lavoro piuttosto solido, abbiamo raccolto dei punti, ma ora affrontiamo un nuovo circuito, perciò vedremo». Un circuito dalla natura molto differente da quello di Melbourne, dunque sul quale l'adattamento della Ferrari è ancora tutto da valutare, ancor più perché al giovedì mattina piloti e squadre sono stati accolti nel paddock da un autentico acquazzone: «Questa è una pista completamente diversa, anche nel meteo – mette in chiaro Vettel – È sempre un Gran Premio pieno di sorprese. Nel 2007, la mia prima gara qui, partii dal 17° o 18° posto con la Toro Rosso e chiusi quarto. Quella volta ci aiutò la pioggia, ma non si sa mai cosa può succedere qui. È una pista impegnativa per le gomme e la vettura in particolare, ma anche per noi piloti, perciò è difficile prevedere il risultato». Eppure, pioggia o meno, perfino il glaciale Iceman si azzarda ad esprimere un pizzico di ottimismo: «Potrebbe andar bene, abbiamo un pacchetto piuttosto buono, ho avuto una buona sensazione alla guida su tutte le piste dove sono stato, ma in questo momento non ha senso tirare a indovinare come andrà. Vedremo nel corso del weekend, alla domenica avremo tutto chiaro. Qui abbiamo nuove gomme da bagnato, che saranno un'incognita per tutti. Ma di solito quando una macchina va forte sull'asciutto non va tanto male nemmeno con la pioggia. Penso che ce la caveremo in qualsiasi condizione». Il ritorno al successo, insomma, non è stato che una piacevole iniezione di fiducia. La stagione, però, è appena iniziata, e la lunga e complicata rincorsa al titolo iridato passa per altre 19 gare. A partire da questa di Shanghai: «Dopo una gara è facile dire che quest'anno sia migliore di quello passato, ma è stata solo una gara – chiosa Sebastian – Il team si è evoluto, in generale ci troviamo in una posizione migliore, la gente si trova più a suo agio con il metodo di lavoro attuale e speriamo di riuscire a mantenere la tendenza che abbiamo dimostrato in pista».