19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Cessione Milan

Closing Milan: entro domani nuovo contratto e terza caparra

Nelle prossime 48 ore potrebbe decidersi il futuro societario dell’Ac Milan. Tra oggi e domani è infatti attesa la terza caparra da 100 milioni di euro e le nuove firme sull’accordo di esclusiva tra Fininvest e SES. I tanti, troppi interrogativi sulla trattative però restano sul tavolo.

MILANO - Sarà un’autentica settimana di passione quella che accompagnerà i tifosi milanisti alla Pasqua. Secondo le ultimissime indiscrezione, infatti, potrebbe essere proprio il Venerdì Santo, 14 aprile, il giorno scelto dalle parti per il closing e per apporre quindi le agognate firme al documento di cessione dell’Ac Milan da Fininvest al consorzio cinese Sino-Europe Sports.

Da quanto filtra, la bozza del nuovo accordo tra le parti è praticamente pronta, si attende solo il versamento della terza tranche da 100 milioni di euro che tra oggi o domani dovrebbe essere veicolata sui conti Unicredit dell’azienda di Silvio Berlusconi. Da chi, non è ancora ben chiaro.

Nuova proroga

A quel punto scatterà quasi in automatico la nuova proroga che consentirà a Yonghong Li, frontman di SES (o forse sarebbe più corretto dire unico superstite della cordata), di poter contare su un altro mesetto per continuare la sua disperata colletta - impossibile definirla in altro modo - indispensabile per chiudere la questione con Fininvest ed acquistare definitivamente l’Ac Milan.

Ancora dubbi

Inutile sottolineare quanta incertezza però ci sia ancora sulla questione. Se anche Sino-Europe Sports dovesse riuscire a concludere l’operazione nei tempi e nei modi previsti (e già su questo ci sono ancora diversi dubbi), cosa può garantire ai tifosi rossoneri che un consorzio apparentemente scalcinato come quello cinese riuscirà a garantire non solo il ritorno del club ai fasti del passato, ma anche il solo e semplice sostentamento? È la classica domanda un un milione di dollari, alla quale però nessuno dei diretti interessati si sognerà mai di rispondere.