5 ottobre 2024
Aggiornato 10:30
La speranza per il futuro dell'Italia delle corse

Il primo giorno di scuola in F1 per Antonio Giovinazzi? «Un momento speciale»

Il giovane pilota pugliese, terza guida Ferrari, fa il suo debutto al volante di una monoposto di quest'anno, la Sauber, sostituendo l'infortunato Pascal Wehrlein: «Una delle migliori opportunità che potessi avere, lavorerò sodo»

Antonio Giovinazzi al box a Barcellona
Antonio Giovinazzi al box a Barcellona Foto: Sauber

BARCELLONA – Su una macchina da Formula 1 era già salito, un mese fa: si trattava di una Ferrari, sì, ma vecchia di due anni, e in un test dedicato solo a collaudare le gomme 2017. Ieri, invece, Antonio Giovinazzi ha fatto la sua prima, vera apparizione su una nuova monoposto, la Sauber dell'infortunato Pascal Wehrlein. E, per lui, è stata una sorta di primo giorno di scuola: «Una giornata molto speciale, la mia prima volta ad un test ufficiale di F1 è un grande momento per me – ha commentato a fine giornata il giovane pilota pugliese – L'anno scorso ero in GP2, e avere quest'opportunità ovviamente è grandiosa per me. Ho solo bisogno di lavorare davvero sodo. È davvero speciale per me ed essere in macchina è qualcosa di importante per un pilota. È una delle migliori opportunità che potessi avere, quella di guidare già la nuova macchina. Poi vedremo. Per ora il mio lavoro è quello di riserva alla Ferrari, farò questo, e poi se la Ferrari deciderà di mettermi in qualche squadra o darmi qualcosa da fare, dovrò essere pronto ogni volta».

Vita da terza guida
Ben 67 i giri compiuti dal talentino di Martina Franca, più della distanza di un Gran Premio, nonostante un problema al motore che ha rallentato il programma della sua mattinata. Un impegno che, anche fisicamente, si è fatto sentire: «Il primo test ufficiale è sempre molto duro, mi ricordo anche che lo fu l'anno scorso quando salii per la prima volta su una GP2. L'allenamento invernale è molto importante, bisogna mantenersi fisicamente in forma, ma quando ci si mette al volante è sempre una cosa diversa. Ovviamente con queste nuove gomme, che hanno più aderenza, è piuttosto dura per il collo. Oggi ho visto a che punto sono e quando tornerò a casa riprenderò a lavorare». Al momento è confermata la sua presenza in macchina anche dopodomani, poi Antonio dovrebbe tornare in Ferrari dove assumerà il ruolo di collaudatore e potenziale sostituto di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen nel non auspicabile caso di un infortunio: «Per ora sono il terzo pilota, farò molto lavoro al simulatore, seguirò i weekend di gara in F1 e vedrò quello che succederà – spiega – Ovviamente sarà più dura che in tutti gli altri anni che ho corso nella mia carriera, essere nel paddock sarà un po' diverso, con meno adrenalina. Ma la F1, da quanto ho visto anche oggi, è una macchina piuttosto difficile, specialmente per le tante funzioni presenti sul volante. Anche il simulatore è molto utile per imparare queste cose e per essere pronto quando mi vorranno mettere in macchina. Se parteciperò ai test per i giovani piloti? Ancora non lo so. Lo decideranno loro, vedremo».