Alonso rivela: «È vero, ho detto no alla Mercedes». Ma il prossimo anno...
Il suo nome è stato al centro del mercato piloti invernale della Formula 1, dopo l'inaspettato ritiro di Nico Rosberg. Ma Fernando ha scelto di restare alla McLaren, almeno per quest'anno: «Dopo l'estate penserò al mio futuro»
ROMA – Sarà stato per il rischio di passare in corsa in un team sconosciuto. Sarà stato perché l'idea di ritrovarsi di nuovo come compagno di squadra Lewis Hamilton, con cui ai tempi in cui condivisero il box in McLaren fecero scintille, non lo esaltava. Sarà stato anche perché un contratto da 37 milioni di euro all'anno come il suo, il più ricco di tutta la Formula 1, prevede clausole altrettanto milionarie per svincolarsi. Qualunque sia stata la vera ragione, fatto sta che Fernando Alonso alla fine ha deciso clamorosamente di rispondere di no alla chiamata più ambita da qualsiasi pilota: quella della Mercedes dominatrice degli ultimi tre Mondiali consecutivi. Anche se, lo ha confermato lui stesso, quella tanto chiacchierata telefonata effettivamente c'è stata. Dopo l'inatteso prepensionamento del campione in carica Nico Rosberg, proprio l'ex ferrarista è stato uno dei primi nomi a cui la casa di Stoccarda ha pensato per sostituirlo. «Quando Rosberg si è ritirato ci sono stati un paio di giorni in cui ho avuto delle conversazioni, mi sono arrivate delle chiamate al telefono – ha rivelato venerdì il due volte iridato a margine della presentazione della sua nuova monoposto – Ma non ho voluto aprire nessuna trattativa, perché ero contento alla McLaren. Credo che questo, insieme alla Ferrari, sia il team più prestigioso. Quanto alle discussioni, penso che abbiano riguardato tutti i colleghi. Diciamo che la Mercedes, dopo la decisione shock di Rosberg, ha dovuto mettersi in contatto con tutti, il che è comprensibile. Non c'è stato nulla di strano o di approfondito riguardo questa conversazione, o le possibilità, si è trattato solo di un controllo a 360° che hanno fatto con tutti. Per quanto mi riguarda, lo hanno fatto per capire la mia situazione, che era molto chiara: quest'anno sono alla McLaren-Honda, sono contento qui e non c'era ragione di parlare ulteriormente di nessuna possibilità».
L'avvenire è aperto
Almeno, per questa stagione. Per il 2018, però, la storia potrebbe cambiare radicalmente. Il campione asturiano ha voluto dare un'ultima chance alla sua attuale squadra, ma se anche nei prossimi mesi la sua fiducia si rivelasse malriposta, e se il team di Woking non lo riportasse in lotta per le prime posizioni, allora le valigie sono già pronte. «Per ora la McLaren non sta vincendo, questo è vero – ha proseguito Nando – Ma come abbiamo visto oggi, anche se è solo una coincidenza, i due migliori team nella storia della Formula 1 hanno presentato le loro vetture nello stesso giorno. Dovremo vedere come si comporteranno in pista e chi dominerà questo sport con i nuovi regolamenti, se sarà ancora la Mercedes o meno. Il futuro è tutto da decidere: fino ad agosto-settembre non c'è motivo di iniziare a parlare di nulla, perché sarò totalmente concentrato sul campionato di quest'anno e dovremo vedere quali vetture e team saranno competitivi con queste nuove regole. Forse scopriremo che sarà un'altra scuderia a dominare la Formula 1 con queste nuove macchine, perciò questa è la prima variabile. Fino a dopo le ferie estive non penserò minimamente al mio futuro». Ma, al ritorno dalle vacanze, Alonso inizierà a guardarsi intorno. Perché una cosa è certa: dopo tanti anni di delusioni, in Ferrari e in McLaren, dalla prossima stagione vorrà trovarsi in una squadra che gli consenta di vincere il suo terzo titolo mondiale. Forse proprio la Mercedes?
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