8 ottobre 2024
Aggiornato 02:00
Tra talento e sfortune altrui, continua la corsa di Antonio

Giovinazzi non si ferma più: potrebbe correre anche il primo Gran Premio

L'infortunio di Pascal Wehrlein è più grave del previsto. Dunque, oltre a sostituirlo nei primi test pre-campionato di Barcellona, il 23enne pugliese potrebbe ereditare il suo sedile alla Sauber anche nella gara inaugurale in Australia

Antonio Giovinazzi
Antonio Giovinazzi Foto: GP2/Latphoto

ROMA – Non accenna a fermarsi l'irresistibile ascesa del nostro Antonio Giovinazzi. Merito della fiducia di Sergio Marchionne, che gli ha affidato il ruolo di terzo pilota della Rossa di Maranello e gli sta concedendo qualsiasi occasione utile per fare esperienza, dalle lunghe sessioni al simulatore fino ai test in pista con le vetture degli scorsi anni. Ma merito anche di qualche piccola sfortuna altrui. È il caso di Pascal Wehrlein, che dopo essere stato suo concorrente per il secondo sedile della Sauber se lo è visto alla fine assegnare, quando le pressioni della Mercedes hanno prevalso su quelle della Ferrari, pur fornitrice di motori del team svizzero.

Semaforo rosso
Eppure, la rivincita di Giovinazzi è arrivata quando il 22enne tedesco si è messo nei guai da solo, con un incredibile incidente sulla Polaris tre ruote durante la Race of Champions del mese scorso a Miami: si è distratto, è finito addosso alla vettura gemella di Felipe Massa e si è ribaltato, provocandosi una brutta compressione a una vertebra cervicale. I dottori gli hanno subito imposto riposo assoluto: un'indicazione ribadita anche dopo le ultime visite dei giorni scorsi. «Dovrò saltare i primi test invernali su consiglio medico per un problema alla schiena – ha annunciato infatti proprio Wehrlein su Twitter – Mi dispiace per il team ma tornerò più forte di prima». Non essendo in forma fisica per salire in macchina, dunque, il giovane del vivaio Mercedes dovrà lasciare il suo sedile proprio al collega italiano in occasione dei primi test pre-campionato, in programma la settimana prossima a Barcellona.

La chance del debutto
Ma non è finita qui, perché se è vero che l'infortunio alle vertebre di Pascal è in via di risoluzione, lo è altrettanto che questa inattività forzata gli sta impedendo di allenare il collo a sufficienza per sopportare le sollecitazioni più forti a cui i piloti saranno sottoposti dalle nuove e più veloci monoposto di quest'anno. «Wehrlein potrebbe restare in panchina per un po' di tempo – conferma il giornalista Michael Schmidt, della rivista specializzata tedesca Auto Motor und Sport – perché il suo infortunio gli impedisce di allenare il collo. E l'allenamento necessario si è intensificato a causa delle velocità in curva che quest'anno saranno marcatamente superiori. Più a lungo Wehrlein non può allenarsi, più muscoli dovrà costruirsi dopo. E più la sua partecipazione a Melbourne è messa a rischio». Insomma, questi ritardi nella preparazione fisica potrebbero costringere il titolare della Sauber a saltare anche la seconda quattro giorni di test (dal 7 al 10 marzo sempre a Barcellona) e soprattutto il primo Gran Premio del Mondiale 2017, il 26 marzo in Australia. A quel punto, se Giovinazzi si giocherà bene le sue carte durante i test, convincendo la squadra sia al volante che nel rapporto con gli ingegneri, la prima scelta per sostituirlo sarebbe indubbiamente lui. Il futuro del 23enne talento pugliese, insomma, è tutto nelle sue mani.