30 agosto 2025
Aggiornato 17:30
Calcio

Bacca, ennesimo disastro: è ora di metterlo da parte?

Il colombiano, rilanciato da Montella dopo la panchina di Roma, contro la Fiorentina è stato un fantasma e la fiducia sembra scaduta

MILANO - Nel girone d’andata la panchina in casa della Sampdoria gli fece bene perché entrò nel finale e decise la gara, uno snodo fondamentale per la rincorsa in classifica del Milan. Stavolta Carlos Bacca non ha tratto vantaggio dai 90 minuti interi passati accanto a Montella lunedì scorso contro la Lazio, perché, tornato titolare a San Siro con la Fiorentina, il colombiano è stato deludente come da un paio di mesi a questa parte. Il successo dei rossoneri sui viola è arrivato ugualmente e mantiene la formazione di Montella in corsa per la Coppa Uefa, ma il problema relativo a Bacca esiste e per il tecnico milanista è probabilmente giunto il momento di affrontarlo drasticamente. L’ex punta del Siviglia è ormai un calciatore abulico, timido, inconcludente: tre tiri in porta nelle ultime quattro uscite, zero contro la Fiorentina, cercato dai compagni e mai pericoloso, anzi, mai nel vivo dell’azione di un Milan non irresistibile ma tutto sommato ben organizzato. Errori di posizionamento, lacune tattiche enormi, poco dialogo col resto della squadra: mancanze che Bacca ha sempre avuto, ma che erano state compensate dalle valanghe di gol realizzati e che oggi mancano clamorosamente all’appello.

Crepe

Ma c’è dell’altro, ovvero il nervosismo (comprensibile, peraltro) di un attaccante che fa dei gol il suo pane quotidiano e che inizia ad avvertire la pressione e il peso della sua astinenza, unita al nervosismo del pubblico di San Siro che mai ha amato Bacca e che ora non gli perdona neanche il minimo errore: ad ogni balbettio del colombiano, infatti, i tifosi fischiano e mugugnano, la frattura c’è e non si ricompone. Montella, forse, farebbe bene a questo punto a cambiare scelte, puntando sulla fame e sulla voglia di Gianluca Lapadula, accantonando tanto Bacca quanto lo strampalato modulo senza centravanti visto in casa della Lazio e col quale il Milan non ha prodotto nulla. La rincorsa all’Europa non aspetta e non ammette esperimenti bizzarri.