19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Morale alto in Yamaha in Malesia

La strategia costa la pole a Valentino Rossi? Lui non ci pensa: «Vado forte»

La decisione di non rientrare ai box per cambiare gomme a metà qualifiche, a differenza della maggior parte dei suoi rivali, forse gli ha impedito di battere Andrea Dovizioso. Ma poco male: «Il secondo posto è ok e la moto va bene»

Valentino Rossi festeggia il secondo posto in qualifica in Malesia
Valentino Rossi festeggia il secondo posto in qualifica in Malesia Foto: Michelin

SEPANG – Forse, anche stavolta la pole position era alla portata per Valentino Rossi. Forse, quei 246 millesimi che ha pagato dal connazionale Andrea Dovizioso non erano un distacco incolmabile. Forse, è stata tutta colpa di un errore strategico, della decisione di non fermarsi ai box per montare gomme nuove, al contrario di quanto ha fatto la maggior parte degli avversari, preferendo cercare di trarre il massimo dal treno che aveva già montato. «Di solito in qualifica si dà il 100% con la gomma nuova, poi si rientra per sostituirla e si dà il 110% – spiega il Dottore – Oggi, invece, è stata una sessione completamente diversa dal solito: dovevamo partire, cercare di non commettere errori, portare le gomme in temperatura ma allo stesso tempo spingere. Abbiamo discusso molto la giusta stada da seguire, ma di solito in quindici minuti è difficile arrivare al limite con lo pneumatico da bagnato. Perciò abbiamo deciso di andare avanti senza fermarci ai box. All'ultimo giro ho migliorato un po' e ho preso il secondo posto, quindi secondo me la nostra è stata una strategia giusta». Nessun rimpianto, dunque, per il campione di Tavullia, anche perché la sua Yamaha ha risposto bene e questo, soprattutto, sembra il miglior viatico per la gara di domani: «Il secondo posto è molto buono – conferma – Mi sento a mio agio, specialmente perché le modifiche che abbiamo apportato alla moto dopo le ultime prove libere hanno migliorato molto sia la messa a punto che la frenata. Le condizioni restano difficili, siamo veloci sia sull'asciutto che sul bagnato. Spero in condizioni definite per la gara, altrimenti sul misto sarà una lotteria, perché il limite di questo asfalto è che non si asciuga rapidamente».

Anche Lorenzo si trova bene
E che la Yamaha, dopo un venerdì interlocutorio, abbia trovato la strada giusta per domare il circuito malese reso infido dalla pioggia, lo conferma anche il terzo posto di Jorge Lorenzo, uno che come è noto non apprezza troppo l'acqua. «Eppure qui a Sepang sono sempre andato forte con il bagnato, perché è un circuito che dà molta aderenza, quindi la mia competitività non mi sorprende – ribatte Por Fuera – Forse all'inizio ho spinto un po' troppo. In alcuni giri avrei potuto rallentare per raffreddare le gomme e poi attaccare all'ultimo tentativo. Ma non l'ho fatto, ho solo continuato a girare e alla fine lo pneumatico era troppo caldo per migliorare di quegli ultimi tre o quattro decimi. In ogni caso il terzo posto sotto la pioggia è una buona posizione, sono contento. Anche la gara dipenderà dal meteo: con la pioggia può succedere di tutto perché le gomme rischiano di distruggersi sul finale. Noi però siamo competitivi, sia sull'asciutto, sia sul bagnato».