29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Calcio - Serie A

Gigio Donnarumma: l’oro del Milan...e della Nazionale

Sempre più protagonista il baby fenomeno rossonero. Dopo l’ennesima prestazione sensazionale a Firenze e il prezioso traguardo delle tre partite consecutive senza aver preso gol, ora l'imperativo in casa Milan è quello di blindare Gigio per i prossimi 5 anni. Mino Raiola permettendo.

MILANO - Era di Maggio. Ma stavolta non c’entra il grande Salvatore di Giacomo, poeta, drammaturgo e saggista napoletano a cui si devono i versi della celebre canzone; né tantomeno lo scrittore Antonio Manzini, autore del giallo omonimo. Stiamo parlando dell’ultima volta in cui al Milan riusciva l'impresa di mantenere la porta inviolata per tre partite consecutive. Era il 2013, gli ultimi lampi di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera e anche l’ultima stagione in cui il club di via Aldo Rossi conquistava un pass per la Champions League. Dopo di allora il buio più profondo. Se oggi il Milan può eguagliare questo traguardo, raggiunto con tanto clamore visti gli inizi balbettanti della squadra, è innanzitutto per merito del lavoro certosino del suo allenatore. Vincenzo Montella ha avuto la lungimiranza di capire limiti e potenzialità di una squadra oggettivamente in deficit di qualità e spessore tecnico e, fatti gli opportuni aggiustamenti in corsa, ha messo a punto una fase difensiva ordinata e precisa.

Altro rigore neutralizzato

La copertina però va di diritto a Gianluigi Donnarumma. Il baby fenomeno di Casa Milan, ancora una volta protagonista assoluto nel pareggio a reti bianche sul campo della Fiorentina, ha neutralizzato il secondo rigore consecutivo in campionato. Stavolta non mettendoci le manone, come già successo alla prima giornata con Belotti, ma allungando tutti i suoi 197 cm in direzione del palo sinistro, costringendo così il viola Ilicic ad angolare talmente tanto il tiro da stamparlo sul palo.

Cambio di ritmo

Non che la prova di Gigio possa essere riassunta in una semplice, per quanto efficace, operazione di ipnosi nei confronti dell’attaccante sloveno della Fiorentina. Donnarumma ha sventato ogni possibile minaccia davanti alla sua porta, ben coadiuvato dai due centrali di difesa Paletta e Romagnoli, sempre più in sintonia per la gioia di mister Montella.

E così, dopo le prime 7 reti incassate nei primi tre match, adesso il Milan può ripartire dalle tre giornate consecutive senza incassare gol, una base fondamentale su cui costruire un discreto futuro in campionato.

Il problema Raiola

Difficile trovare un difetto a Gianluigi Donnarumma, anzi forse uno c'è: il suo procuratore. Il curriculum di Mino Raiola non evoca serenità e le sue galattiche operazioni commerciali legate ai suoi assistiti, i vari Ibrahimovic, Balotelli e per finire Paul Pogba, sono lì a parlare per lui. 

Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla vicenda. Mino Raiola e Adriano Galliani hanno già trovato l’accordo per il rinnovo quinquennale di Gigio il prossimo febbraio, quando il portiere rossonero avrà compiuto 18 anni. Con l’avvento della nuova proprietà però tutto potrebbe cambiare: l'agente italo-olandese infatti ha lasciato intendere che i suoi accordi con il Milan, stipulati anche solo verbalmente grazie alla grande amicizia che lo lega all’amministratore delegato rossonero, sono da ritenersi validi solo fin quando Galliani resterà al suo posto. Aspetto che getta una luce discretamente inquietante sul futuro di Donnarumma. 

Tocca a Fassone

È indubbio però che il giovane portiere cresciuto del vivaio rossonero rappresenti una priorità assoluta anche per la nuova proprietà e che quindi toccherà a Marco Fassone, prossimo ad di via Aldo Rossi, gestire il rinnovo contrattuale di Donnarumma. Anche perchè Manchester United, Barcellona, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Real Madrid etc. etc. non aspettano altro che un segnale di Raiola per fiondarsi sul gioiellino di Casa Milan.

Per fortuna c’è Montella a cui non difetta l’ottimismo: «Credo proprio non ci siano problemi. Raiola deve stare tranquillo, il Milan il contratto a Gigio lo farà».