28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Calciomercato | Milan

Chelsea: 40 milioni per Romagnoli, ma il Milan dice no

È arrivata nella notte in via Aldo Rossi l’offerta ufficiale dei Blues per il centrale difensivo del Milan, ma la vecchia dirigenza e la nuova, in assoluta identità d’intenti, hanno rispedito al mittente la proposta di 35 milioni di euro più bonus per Romagnoli. A questo punto i giochi sembrano fatti ma non sono esclusi rilanci dall’Inghilterra.

MILANO - «AC Milan ha ricevuto un’importante offerta economica da parte del Chelsea per il proprio giocatore Alessio Romagnoli. Il giocatore rossonero è incedibile, per cui la proposta di mercato non avrà alcun seguito. Ringraziamo il Chelsea, con cui il Milan continuerà ad avere gli ottimi rapporti sportivi di sempre». Con questo comunicato, ampiamente annunciato dai rumors che rimbalzati per tutta la giornata da via Aldo Rossi, il club rossonero ha messo la parola fine alla querelle che ha animato la quiete noiosa di queste ultime ore di mercato milanista.

40 milioni rifiutati
Ormai si attendeva solo l’offerta ufficiale da parte dei Blues di Antonio Conte a certificare le tante chiacchiere ascoltate negli ultimi giorni. E stanotte la proposta d’acquisto per Alessio Romagnoli è stata recapitata sulla scrivania di Adriano Galliani, che poi ha provveduto a recapitare anche a Marco Fassone, advisor dei nuovi proprietari cinesi e prossimo amministratore delegato del Milan. Ebbene, mai decisione fu più così unanime: malgrado i 40 milioni messi sul piatto dal Chelsea, 35 + bonus, dalla vecchia e dalla nuova società è arrivato in coro un no che non ammette repliche.

Motivazioni tecniche
Le ragioni sono legate a vari aspetti. Più evidenti quelli di carattere tecnico: cedere uno dei talenti più puri del calcio nazionale, appena 21enne e acquistato dal Milan solo dodici mesi fa per una cifra importante, 25 milioni, è sembrato immediatamente un non sense; così come pensare di cedere a 40 milioni il futuro difensore centrale della Nazionale azzurra da qui ai prossimi 10 anni e magari spendere una cifra di poco inferiore per sostituirlo con un prospetto dalle caratteristiche diverse e meno funzionali al progetto di crescita del Milan; senza dimenticare i tempi tecnici ridotti all’osso che resterebbero a Galliani per trovare un rimpiazzo all’altezza di Romagnoli.

Motivazioni economiche
Ma non sono da sottovalutare anche le questioni meramente economiche che hanno spinto il Milan a rifiutare l’offerta del Chelsea. Ricordiamo che il centrale di Anzio è stato acquistato esattamente un anno fa dalla Roma per 25 milioni di euro con una clausola che oggi è tornata alla ribalta: in caso di ulteriore cessione del ragazzo, al club capitolino spetterebbe una percentuale del 30% sull’eccedenza di 25 milioni. Come dire che dei 40, ipoteticamente incassati dal Chelsea, il Milan avrebbe poi dovuto corrisponderne ben 5 alla Roma (un terzo di 15 milioni), riducendo di parecchio la plusvalenza rossonera.

Lascia o raddoppia?
A questo punto Alessio Romagnoli può considerarsi blindato per gli anni a venire dal club di via Aldo Rossi a meno che Antonio Conte, alla disperata ricerca di un difensore centrale di qualità e prospettiva da aggiungere a Cahill e John Terry non decida di aumentare l’offerta e far vacillare davvero le gambe di Galliani, Fassone e di tutti i potenziali nuovi proprietari cinesi.
All’ex ct azzurro però occorre fare in fretta perché più passano i giorni e più si assottigliano le possibilità poi rimaste al Milan di trovare un sostituto adeguato. E a quel punto anche un’offerta da 50 milioni non riuscirà a convincere la dirigenza rossonera.