24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La protesta della Sud

Crisi Milan, e ora i tifosi scendono in piazza

Addirittura eccessiva la serenità con cui il popolo rossonero ha vissuto finora l’allucinante vicenda della cessione del club. Adesso però è il momento di pretendere chiarezza e per questo i tifosi del Milan sono pronti ad una protesta pacifica ad Arcore da Silvio Berlusconi.

MILANO - «Siamo solo al 28 luglio ma anche quest'anno...vinciamo l'anno prossimo». L'hanno presa bene i tifosi del Milan, o quantomeno così sembra a leggere alcuni degli sfoghi apparsi di recente sui vari social network. Da quando si è sparsa la voce dell'ennesimo rinvio nella trattativa fantasma che dovrebbe portare alla cessione del club ai cinesi, il web si è animato e colorato di rosso e nero. Ma stavolta, non ce ne voglia il buon vecchio Kilpin, il rosso rappresenta solo la rabbia che ormai divora i tifosi, mentre il nero è il colore del futuro per l’ex club più titolato al mondo.

La protesta della Sud
Comprensibile la levata di scudi del popolo milanista, quasi rassegnato all’ennesima estate di teorie, supposizioni, congetture, trattative, destinate a finire nel cratere oscuro del nulla berlusconiano. Ed ecco perché questa sera una folta delegazione di tifosi rossoneri si presenterà davanti alla residenza di Arcore per protestare pacificamente contro l’andazzo che ormai pare aver preso la faccenda.

Non ci si crede
Come sia possibile essere arrivati a questo punto è una domanda alla quale ognuno di noi vorrebbe dare una risposta, ma la risposta purtroppo non c’è. Malgrado le voci rassicuranti provenienti dal duplice fronte della trattativa per la cessione del Milan, quello Fininvest e quello cinese, non c’è una sola ragione per essere ancora fiduciosi. Nemmeno l’ipotetica transazione degli interi Stati Uniti d’America durerebbe tanto quanto questa ignobile manfrina che ha quali protagonisti involontari il Milan e i suoi milioni di tifosi.

L’anticipo di Berlusconi
E a chi sogna un nuovo ipotetico intervento economico di Silvio Berlusconi per il mercato, un piccolo anticipo in attesa dei milioni fin qui solo promessi dai nuovi investitori cinesi, vale la pena ricordare che l’anno scorso il presidente del Milan anticipò quasi 100 milioni, fiducioso in un pronto rientro grazie ai soldi di Bee Taechaubol. Come sia andata a finire lo ricordiamo tutti: Mr. Bee è sparito e la Fininvest è stata costretta a ripianare il disavanzo. 

Che fine ingloriosa
Oggi come oggi è impensabile che da Arcore qualcuno voglia anticipare anche un solo euro perché non c’è alcuna sicurezza che questa trattativa con i cinesi vada a buon fine.
E allora resta solo una triste ed inquietante sensazione di amarezza e un pensiero sempre più diffuso tra i tifosi rossoneri: non c'era modo più indecoroso per chiudere il trentennio di presidenza da parte di Silvio Berlusconi. Chissà se l’ex premier è ancora in grado di rendersene conto.