25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Calcio - Serie A

Milan, é Bertolacci la scommessa di Montella

Il centrocampista rossonero è in cerca di rivincita dopo la passata stagione vissuta nell’ombra. E Vincenzo Montella sembra aver deciso di puntare su di lui per provare a rivitalizzare una squadra in evidente deficit di personalità e qualità in mezzo al campo.

MILANO - «Sono convinto che l'idea di gioco di Montella possa aiutarmi e offrirmi una chance importante. Cercheremo tutti, io in primis, di seguire l'allenatore, perchè può veramente esaltarci». Alzi la mano chi ricorda, almeno negli ultimi 12 mesi, da quando cioè ha iniziato ad indossare la casacca rossonera, un Andrea Bertolacci così tonico, energico, quasi arrogante, nel senso più positivo del termine.
La cura Montella pare aver prodotto risultati sensazionali soprattutto sulla vera grande delusione dello scorso mercato milanista. Acquistato per la somma spropositata di 20 milioni dalla Roma, solo per placare la piazza in fermento dopo la storiacciao Kondogbia, il centrocampista capitolino non è mai riuscito ad entrare in sintonia con l’universo rossonero, chiudendo la stagione con un bottino fin troppo magro.

Arriveranno anche i gol
«Nelle stagioni passate ho sempre segnato da 4 a 6 gol - l’ammissione di Bertolacci -. Per me farne uno solo l'anno scorso è stato, a livello personale, veramente un dispiacere. Quest'anno c'è voglia di ripartire con più fame, determinazione e grinta: sono sicuro che alla fine arriveranno anche i gol». È quello che si augurano innanzitutto i tifosi del Milan, ma anche il nuovo tecnico Montella che sembra aver riposto nella mezzala ex Genoa una straordinaria fiducia, piazzandolo addirittura nella prima amichevole stagionale contro il Bordeaux in mezzo al campo, davanti alla difesa, una posizione finora sconosciuta a Bertolacci ma nella quale si è districato bene lasciando ipotizzare grandi margini di crescita.

Valore di mercato a picco
Lui ci crede e conferma la bontà del lavoro svolto finora: «Le prime sensazioni americane sono sicuramente positive: confrontarci con grandi squadre e venire negli Usa è sempre una bella esperienza. Adesso dobbiamo concentrarci su allenamenti e partite. Dobbiamo cercare di seguire il più possibile le idee del nuovo allenatore. La cosa bella è che fatichiamo facendo allenamento col pallone ad alta intensità ma riusciamo anche a divertirci, cosa molto importante. Non voglio avere alibi, devo prendere le esperienze positive e negative della passata stagione e ricominciare con la voglia di lavorare e sudare. Poi parlerà il campo».
La speranza è che quest’anno le parole del campo siano più incoraggianti, se non altro per giustificare quella folle spesa di 20 milioni e rivalutare il suo cartellino che adesso, alla luce della scadente stagione appena conclusa, ne vale al massimo 7-8.