Milan, Galliani: «Resto fino al closing»
Sereno e sorridente l’amministratore delegato rossonero ha fatto gli onori di casa nel giorno della presentazione di Vincenzo Montella. Nessuna risposta sul mercato, ma un’ammissione su quello che sarà il futuro del Milan: «Il closing ci sarà a settembre».
MILANO - Tornato in tutta fretta da Zagabria dove ha posto le basi per il primo vero colpo del nuovo Milan cinese, il fenomeno croato Marko Pjaca, Adriano Galliani si è presentato tirato a lucido per il primo giorno di raduno rossonero e la presentazione del tecnico: «Voglio ringraziare la Sampdoria e Massimo Ferrero che ci ha permesso di ingaggiare Vincenzo Montella».
«Closing a settembre»
Cerimonie di rito, mai scontate in un ambiente come quello del calcio, l’amministratore delegato rossonero ha fatto luce sullo stato dell’arte nella trattativa tra Silvio Berlusconi e i cinesi, con tutte le inevitabili conseguenze anche sulla sua figura professionale: «La trattativa è condotta tra Fininvest e questo fondo asiatico quindi io non posso dare risposte sull’argomento. Le domande vanno rivolte ai diretti interessati. Certamente io rimarrò amministratore delegato del Milan fino al closing. Quando sarà avvenuto questo passaggio valuteremo cosa fare. Al momento non mi preoccupa cosa succederà ad ottobre, ma cosa succederà in questi mesi di luglio e agosto. Il mio impegno è totale e assoluto fino al closing, previsto alla fine di settembre. Poi qualunque decisione sarà concordata con il presidente Berlusconi, con cui ho un legame per la vita da 37 anni».
«Pjaca? Vediamo…»
Inevitabile un riferimento al mercato, malgrado i tentativi maldestri di Galliani di spostare l’argomento di discussione: «Pjaca? Non mettiamo nulla in piazza (ride ndr.). Il mercato è riservato e quindi chiedo scusa ma non rispondo. Il croato comunque è un giocatore importante seguito da molte società. Vediamo, vediamo».
«Abituato alle critiche»
Il nome di Adriano Galliani intanto continua ad essere sulla bocca dei contestatori, prova ne è il comunicato della curva sud (di cui parliamo nel diariodelweb.it): «Le critiche certamente non fanno piacere, ma credo di avere un certo self-control. Quando vinci vengono cancellati tutti gli errori e viceversa. Ho vissuto la contestazione credendo che questo periodo finisse - come finirà certamente - e con la speranza di tornare presto a vincere qualcosa. Chi ha un’immagine pubblica deve sapere che tutto questo è nell'ordine delle cose e bisogna saperlo accettare».
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