18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Al Mugello tiene banco il mercato

Iannone, addio triste e polemico: «Sono successe delle cose...»

Il pilota di Vasto, che nel 2017 dalla Ducati passerà alla Suzuki, si rammarica per dover lasciare la casa che lo portò al debutto in MotoGP. Ma anche per il trattamento subìto dal team, che gli ha preferito Andrea Dovizioso

Andrea Iannone ai box Ducati
Andrea Iannone ai box Ducati Foto: Michelin

SCARPERIA – L'ultimo, ma solo in ordine di tempo, a finire nella roulette del motomercato è stato Andrea Iannone. In appena ventiquattr'ore cacciato dalla Ducati e ingaggiato dalla Suzuki. Insomma, alla vigilia del Gran Premio del Mugello, sesta prova del Mondiale MotoGP 2016, tutti i tasselli più importanti del mosaico 2017 sono già andati al loro posto. E tutti secondo le previsioni. Ora i protagonisti possono finalmente correre in completa serenità, liberi dalla tensione delle trattative, delle indiscrezioni, degli accordi sottobanco, dei segreti. E anche nel suo incontro con la stampa italiana, il volto del Maniaco appare più rilassato, il sorriso più sciolto: forse per l'atmosfera impareggiabile della gara di casa, forse per la sicurezza di avere un contratto ormai nel cassetto per la prossima stagione. «Alla fine è andata meglio così, puntare sulla nuova avventura – riassume il centauro di Vasto – Sono un pilota ambizioso e avere un progetto basato tutto su di me, a partire dallo sviluppo della moto, è molto importante. Sarei potuto rimanere in Ducati, ma alcune parti del contratto non mi soddisfacevano al 100%, e non è stato possibile modificarle. La Suzuki, invece, mi ha avanzato un'ottima offerta. Sono successe delle cose molto strane, a partire dalla fine dell'anno scorso, e anche io non sono riuscito a darmi certe spiegazioni. È una lezione per il futuro, ho capito alcuni aspetti a cui prima non davo peso».

Ci eravamo tanto amati
Come per tutti i matrimoni che finiscono, nelle parole di Iannone c'è l'amarezza per essersi visto scavalcare dal suo compagno di squadra, per non aver potuto trovare un accordo con la casa a cui il suo nome è legato fin dal suo debutto in MotoGP. Ma c'è soprattutto tanto dispiacere: «Vedete che fuori piove? Piange anche il cielo – sorride – Fino a poco tempo fa non ci volevo credere, facevo fatica. Ma è andata così. Insieme abbiamo trascorso anni bellissimi, ho sempre sentito un grande supporto, sono stato coccolato e apprezzato, sono cresciuto come pilota e ho fatto crescere la moto. Mi pesa, ma sono tranquillo con me stesso. Dispiace, ma era inevitabile. Sia io che la Ducati abbiamo cercato di fare il possibile». Così come il possibile Andrea cercherà di farlo anche in pista, nelle tante gare che mancano ad un campionato che resta ancora lunghissimo, e alla conclusione del suo rapporto con la Ducati. «Sono contento della firma, ma non voglio pensarci fino alla fine del campionato – aggiunge – Sono un professionista e darò il cuore fino all'ultima gara, e la Ducati farà lo stesso con me. Abbiamo un grande potenziale che è un peccato non essere riusciti a sfruttare finora. Spero di essere il primo a riportare la Ducati alla vittoria: non sarà facile, ma dobbiamo provarci. E ci proveremo».

Arrivi e partenze
Riassumiamo, dunque. In Ducati Jorge Lorenzo si troverà come compagno di squadra Andrea Dovizioso: «Un ragazzo intelligente, una scelta logica perché è bravo a sviluppare la moto – commenta Por Fuera – Ma sarebbe andato bene anche Iannone, perché è veloce e ha una guida molto simile alla mia». In Yamaha finirà Maverick Viñales, la cui decisione è stata altrettanto sofferta: «Dopo il mio primo podio, a Le Mans, ero molto emozionato: la Suzuki non ci saliva da tanto – racconta il giovane talento spagnolo – Sono grato al team, che ha creduto in me e mi ha sempre dato a disposizione la miglior moto possibile. Ma alla fine ho deciso di andarmene. È un passo molto importante per la mia carriera, penso che crescerò molto. È stato difficile decidere, ho riflettuto molto sui contro e sui pro e alla fine questi ultimi hanno prevalso». Resta ancora da decidere chi affiancherà Iannone sulla seconda Suzuki: «Aleix Espargaro lavora sodo e ha ottenuto buoni risultati, pensavo lo confermassero subito – risponde Maverick – Ma la squadra deve anche pensare al futuro e il giovane Rins sarebbe un ottimo pilota. Non so cosa faranno». L'unico dei top team ad aver puntato sulla continuità assoluta è invece la Honda. «La storia è importante e sono qui da tanto tempo – conferma Dani Pedrosa – Ho avuto una lunga carriera finora e sono felice di restare. Il futuro si mette bene: la squadra è forte e sempre in cerca della migliore tecnologia. In questo momento stiamo ancora faticando, ma cercheremo di migliorare entro fine anno». «Dani ha già firmato, io ancora no, ma ci sono molto vicino – chiosa Marc Marquez – Mantenere lo stesso team è importante, bisogna continuare a lavorare nello stesso modo perché la moto sta migliorando e dobbiamo raggiungere il livello della Yamaha».