Ferrari, arriva il nuovo super-motore
Per dare la svolta alla sua rincorsa al titolo mondiale, la Rossa ha studiato degli aggiornamenti alla combustione che renderanno più potente il suo propulsore. E li introdurrà già da domenica, per il Gran Premio di Russia

ROMA – Un'arma segreta per ridare fiato alla sua ripida rincorsa verso il campionato del mondo 2016. È il piano che la Ferrari, nel segreto del suo quartier generale a Maranello, ha messo in piedi in vista del Gran Premio di Russia, che questo weekend riaccenderà i motori del circus della Formula 1. Tutti gli sforzi dei tecnici del Cavallino rampante si sono concentrati sul motore che, nonostante gli evidenti passi avanti compiuti nel corso dell'inverno, continua a restare il principale tallone d'Achille rispetto all'imbattibile corazzata delle frecce d'argento. «Dobbiamo riconoscere che la Mercedes ha svolto davvero un ottimo lavoro – ha recentemente ammesso Sebastian Vettel – Per noi, le prime gare sono state agrodolci, ma spero che da ora in poi riusciremo a mettere addosso a loro un po' più di pressione».
Gettoni per la spesa
Dunque, avanti a tutta forza con gli aggiornamenti al propulsore, che si concentreranno in particolare sulla combustione, con il risultato di aumentarne la potenza e scatenare più cavalli. Per poter introdurre questa novità già a partire dalla gara di Sochi, naturalmente, come vuole il regolamento la Ferrari dovrà giocarsi un certo numero dei cosiddetti «gettoni» che le sono rimasti in tasca: in pratica, i jolly in numero limitato che la Federazione concede per modificare la power unit a stagione in corso. Per mettere in pista questo rinnovamento finora studiato solo al banco prove ne serviranno precisamente tre, dei nove che sono ancora a disposizione da spendere: «La Ferrari ha cercato di sostenere che le modifiche fossero solo mirate a migliorare l'affidabilità – spiega la rivista specializzata tedesca Auto Bild – ma invece al team rimarranno solo altri sei gettoni in questa stagione». In confronto, la Mercedes ne ha ancora 13, la Honda 14 e la Renault quasi tutti, ben 25.
Pochi ma buoni
C'è poi un'ulteriore considerazione che rende coraggiosa questa mossa del Cavallino rampante. Dopo il suo guasto nel giro di formazione in Bahrein, Vettel ha già dovuto buttar via il suo primo motore e passare al secondo; quello completamente nuovo che utilizzerà in Russia sarà dunque già il terzo dell'anno. Come dire che da qui al termine della stagione ne potrà sostituire solo più altri due, quando siamo appena ad un settimo del campionato. Anche in questo caso, però, gli ingegneri hanno fatto bene i loro conti: nelle prove libere, dove i motori percorrono un buon 30-40% del chilometraggio totale, il tedesco potrà infatti utilizzare propulsori usati, così come in gare come Monaco e Singapore dove la potenza non è un elemento così cruciale. Al contrario, il circuito di Sochi in cui si correrà questo weekend è noto per i suoi lunghi rettilinei, quindi introdurvi una nuova e più potente power unit potrebbe davvero fare la differenza. I rischi, insomma, ci sono: inutile nasconderli. Ma è arrivato il momento di giocarsi tutte le carte (e i gettoni) per dare una svolta alla stagione della Ferrari. Ora o mai più.
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