24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Calcio

Nosotti: “Da Napoli a Napoli quanto è cambiato il Milan”

Il noto giornalista di Sky Sport analizza i cambiamenti e i progressi della squadra di Mihajlovic in un intero girone

MILANO - E’ passato esattamente un girone da quel Milan-Napoli 0-4, da quella scoppola che aveva fatto sprofondare la stima di Berlusconi verso Sinisa Mihajlovic e issato Maurizio Sarri a nuovo guru del calcio italiano. Un girone per capire cosa fare e quali toppe mettere ad un vestito, quello rossonero, non esattamente di taglio e stoffa pregiato, ma pur sempre indossabile. Marco Nosotti, popolare inviato di Sky Sport e molto esperto di Milan, ha parlato proprio delle differenze fra Milan e Milan, fra andata e ritorno della sfida ai partenopei: «Dopo la gara di andata contro il Napoli la panchina di Mihajlovic aveva iniziato a tremare - afferma il cronista - ma ora tutto è cambiato, l’atteggiamento e i numeri del Milan sono migliorati negli ultimi mesi, la squadra ha messo una marcia in più e tutti i giocatori seguono l’allenatore».

Mihajlovic ha capito il Milan

Rispetto alla partita di andata, infatti, è innegabile che il Milan abbia cambiato passo, rientrando in corsa per un comunque difficile terzo posto (anche perché chi era ed è davanti ai rossoneri ha tirato il freno a mano ed innestato pure la retromarcia). Sinisa Mihajlovic ha capito cosa sia il Milan, ma anche l’ambiente rossonero ha iniziato a convivere col duro ma schietto carattere del serbo, bravo ad allargare le spalle nel periodo peggiore in cui dalla società fioccavano critiche a raffica, bravo a capire su quali calciatori puntare e su quali no. Ad inizio stagione, ad esempio, Mihajlovic riteneva di poter affiancare a Romagnoli l’inesperto Rodrigo Ely, ottenendo un risultato più che pessimo, con l’ex difensore dell’Avellino completamente spaesato e il fenomeno di Anzio coinvolto nel disastro del compagno. Quella contro il Napoli è stata l’ultima gara giocata da Ely (per fortuna dei milanisti) e il (tardivo) inserimento di Alex accanto a Romagnoli ha rinsaldato la retroguardia rossonera, aiutata anche dal ritorno di Antonelli e dal conseguente declassamento di De Sciglio al più congeniale ruolo di panchinaro. In generale, comunque, tutto il Milan è cresciuto, tanto tatticamente quanto caratterialmente, tornando in piena corsa per l’Europa che conta e ad un passo dalla finale di Coppa Italia. E poi dicevano che Mihajlovic era inadeguato….