28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Calcio - Serie A

Milan: grandi manovre in società e Mr. Bee si allontana

Alla vigilia del delicatissimo match contro il Genoa, l’Ac Milan si rifa il trucco: con le dimissioni di Alfonso Cifaliello da amministratore delegato di Milan Real Estate, Barbara Berlusconi promuove Elisabetta Ubertini. E intanto appaiono sempre più sfumati i contorni di Bee Taechaubol. Secondo Milano Finanza adesso sarebbero tre le cordate interessate al Milan.

MILANO - Che la tregua tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani fosse soltanto apparente lo dicevamo da tempo. I due amministratori delegati del Milan, improvvidamente nominati dal presidente onorario del club Silvio Berlusconi, malgrado le formalità di facciata, continuano a giocare una partita l’uno contro l’altro per il predominio totale in società e oggi, la figlia del capo può segnare un nuovo punto nel suo personalissimo score.

Barbara, scacco a Galliani

È noto che Lady Barbara sia da un anno presidente di Milan Real Estate, la società che gestisce il patrimonio immobiliare dell’Ac Milan, per un valore di circa 20 milioni di euro. Le dimissioni rassegnate dall’ex amministratore delegato della società Alfonso Cefaliello, peraltro ancora all’interno dell’esecutivo del club e di Fininvest Gestione Servizi, ha messo in moto una reazione a catena che ha portato alla nomina di un nuovo ad, Elisabetta Ubertini, apprezzata manager storicamente vicina a Barbara Berlusconi. Perché ormai la guerra tra i due amministratori delegati rossoneri consiste in questo: piazzare quanti più fedelissimi possibile nei ruoli chiave della società. E stavolta il punto va assegnato alla figlia del capo.

Mr. Bee, il lungo addio

Ma perché questa notizia deve essere idealmente legata alle novità che arrivano dall’estremo oriente sul fronte dell’acquisizione del pacchetto di minoranza del Milan? La ragione è semplicissima. Come riporta oggi «Milano Finanza», la figura di Bee Taechaubol sarebbe sempre sfumata e la sua posizione decisamente precaria agli occhi dei vertici Fininvest e soprattutto di Silvio Berlusconi. Il numero uno rossonero sarebbe rimasto piuttosto infastidito dai continui rinvii dell’uomo d’affari thailandese, tutti riconducibili alle difficoltà di Mr. Bee di reperire i famosi 480 milioni necessari per mettere le mani sul 48% di Ac Milan.

Due cordate cinesi vicine a Barbara

Ebbene, secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano economico, sarebbero spuntate altre tre nuove cordate pronte a rilevare il pacchetto di minoranza del club rossonero. Due di queste sarebbero direttamente collegate al settore Real Estate, ed entrambe sarebbero favorevoli ad uno stadio di proprietà (guarda caso l’idea di Barbara Berlusconi, bocciata poi da papà Silvio dopo mesi e mesi di lavoro). 

C’è anche il gruppo Fosun

La terza, invece, potrebbe essere collegata al colosso cinese Fosun, ben noto alle cronache italiane per aver acquistato nel 2015 la storica sede di Unicredit a Milano per ben 345 milioni di euro, ma anche per avere messo le mani sul 35% del gruppo della moda Raffaele Caruso e per aver acquistato il Club Med. Si tratta di un gruppo che spazia dal settore immobiliare alle assicurazioni, dalla farmaceutica al business della salute&benessere, dal web fino all’intrattenimento.

Uscirà da questo poker di gruppi la cordata che affiancherà Silvio Berlusconi nell’operazione di rilancio del Milan?