Prati: «Il Milan ha sbagliato tutto con Niang»

MILANO - Piero Prati di attaccanti ne capisce eccome dall'alto delle sue 205 reti in carriera, la metà delle quali messe a segno con la maglia del Milan, squadra a cui è rimasto molto legato. Un Milan che oggi naviga a ridosso della zona Uefa, in difficoltà e con un attacco anemico, incapace di far male anche al Carpi penultimo in classifica; M'Baye Niang è una delle eccezioni di un reparto in affanno e Prati ne riconosce meriti e qualità: «Niang è forte fisicamente e molto veloce - ha detto l'ex punta - anche se su di lui sono stati commessi degli errori incredibili, il Milan finora ci ha capito poco. Quando c'era Allegri giocava sulla fascia e non si esprimeva al meglio, poi è stato prestato al Genoa dove Gasperini ne ha intuito le qualità di punta e il francese è stato l'attaccante migliore della formazione ligure, tanto che il Milan se lo è ripreso e Mihajlovic ne ha bloccato un'altra cessione, salvo poi piazzarlo sulla fascia sinistra in un 4-3-3 che ha reso poco, quindi ha capito che Niang deve fare la punta, è nato per questo e infatti nel 4-4-2 contro la Sampdoria ha realizzato due gol e anche in Coppa Italia contro il Crotone è stato decisivo».

Investire su Mario Balotelli
Meno fiducia, invece, sulle potenzialità di Carlos Bacca, partito bene ma a secco da oltre un mese: «Il colombiano ha una media gol altissima - ha proseguito Prati - ma negli ultimi tempi fa fatica e bisogna capire se è lui a muoversi male o la squadra a servirlo in maniera errata; di certo, però, noto che è un po' debole di carattere, quando i compagni non lo servono lui si isola senza reagire, dovrebbe mostrare un po' più di personalità. A me sembra che l'attaccante su cui il Milan possa investire di più sia Mario Balotelli che quando ha giocato è stato determinante».