Raikkonen: «La Ferrari 2016 sarà incredibile. Ma...»
Anche Kimi si unisce al coro dell'ottimismo in vista della prossima stagione della rossa di Maranello. Ma con il suo consueto realismo: «Dipenderà da cosa farà la Mercedes. Lo scopriremo solo tra un anno»
ROMA – Da uno che viene soprannominato 'Iceman' non ci si possono certo aspettare particolari espressioni di entusiasmo. E infatti anche stavolta Kimi Raikkonen non ha smentito il suo atteggiamento improntato ad un algido realismo. In tanti, dentro e fuori dalla Ferrari, si aspettano per il 2016 il definitivo salto di qualità da parte delle vetture di Maranello. A partire dal team principal Maurizio Arrivabene, che ha fissato un obiettivo chiaro in vista del prossimo anno: non solo raggiungere la Mercedes, ma superarla. «A mio parere nel 2016 non dobbiamo essere vicini, ma stare davanti a loro – ha dichiarato il numero uno sportivo della rossa a Motorsport – Lo dico con molta umiltà: vicini ci siamo già adesso, l'anno prossimo dobbiamo precederli».
Piedi per terra
Eppure, nonostante le aspettative siano altissime, il pilota finlandese continua a tenere i piedi per terra: «Ovviamente questo è sempre l'obiettivo – ha dichiarato al quotidiano sportivo spagnolo Marca – Noi abbiamo accesso a molti numeri, che abbiamo studiato e ci dicono che la macchina del prossimo anno sarà qualcosa di incredibile. Ma corro in Formula 1 da abbastanza tempo da sapere che non esiste un team che abbia mai pensato 'Ora costruiamo una monoposto peggiore'. Sono sicuro che i tecnici abbiano fatto i compiti ed è vero che la Ferrari è migliorata molto rispetto all'anno scorso. L'obiettivo ora è quello di fare un altro passo avanti, ma questo dipenderà anche da ciò che faranno gli altri team. Basterà? Lo scopriremo il prossimo anno».
Senza Alonso
Anche un inguaribile realista come Kimi Raikkonen, però, non può esimersi dall'ammettere quanto il Cavallino rampante sia effettivamente cresciuto rispetto ad un anno fa, sia sul fronte del motore che del telaio. E gran parte di questi miglioramenti sono frutto dei nuovi metodi di lavoro maturati a Maranello dopo l'addio di Fernando Alonso e l'arrivo di Sebastian Vettel. All'insegna di più armonia e meno politica e lotte di potere. Come sa bene proprio lo stesso finnico, che ha vissuto in prima persona il passaggio di testimone tra i due piloti leader: «Il team si è avvicinato e lavora bene insieme – prosegue Kimi – Tutti i cambiamenti che sono stati apportati sono stati quelli giusti, sono andati nella direzione corretta. C'è stato un piano che tutti stanno seguendo. Ma abbiamo ancora un bel po' di lavoro da fare, per essere esattamente dove vogliamo. Il team sta lavorando meglio, come un'unica squadra, e penso che se lo chiedete a tutti i membri vi daranno la stessa risposta. Questa è una delle principali ragioni per cui stanno arrivando questi risultati».
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