Montezemolo: «Fu Schumi a consigliarci Vettel»
L'ex presidente della Ferrari svela un retroscena sul passaggio di testimone tra i due grandi piloti tedeschi: «Michael ci incoraggiò a prendere Sebastian invece di Alonso – ha raccontato – Ma ora è arrivato al momento giusto per aprire una nuova era vincente»
ROMA – «Terribile». Usa solo un aggettivo Luca di Montezemolo, per vent'anni presidente della Ferrari, per descrivere il dramma che sta vivendo Michael Schumacher, il pilota grazie al quale la sua Scuderia riuscì a conquistare la bellezza di cinque titoli mondiali piloti consecutivi in Formula 1. «Michael fu fondamentale per la Ferrari – ha raccontato Montezemolo, che alla fine dell'anno scorso fu allontanato dalla rossa ed è passato alla presidenza di Alitalia, ai microfoni della televisione tedesca Rtl – Per me, per le nostre vite. Lui è una persona straordinaria, che ha fatto un assoluto gioco di squadra anche nei momenti più difficili. Vederlo in questa situazione è terribile». Quasi due anni fa, il sette volte campione del mondo cadde dagli sci, sbattendo violentemente la testa. Dopo mesi di coma, si è risvegliato ed è stato trasportato nella sua casa in Svizzera, trasformata per l'occasione in una sorta di clinica privata, ma le sue esatte condizioni fisiche restano avvolte nel mistero. «È una situazione in cui non si sa cosa fare – prosegue l'ex numero uno di Maranello – Perciò provo a ricordare i tanti grandi momenti della nostra vita che abbiamo festeggiato insieme. Penso sempre ad un pilota, ad un uomo, ad un amico eccezionale. E devo dire anche che ammiro il coraggio e la forza della sua famiglia, di Corinna (la moglie, ndr) e dei figli, e ammiro il modo in cui aiutano Michael. Dal profondo del mio cuore spero di sentire buone notizie molto presto».
Eredità sportiva
Montezemolo ha anche rivelato un inedito retroscena sulla staffetta tra piloti tedeschi che, pur a distanza di anni, ha portato Sebastian Vettel a raccogliere il testimone di leader della Ferrari dal leggendario Schumi. Ebbene, già da quando il giovane Seb aveva debuttato in Formula 1 con la Toro Rosso, e non aveva ancora vinto alcun Mondiale, prima ancora che il Cavallino rampante decidesse di ingaggiare Fernando Alonso, era stato proprio Michael a raccomandare alla Scuderia di tenere d'occhio il suo promettente connazionale. «Il primo che ci incoraggiò su Sebastian fu Michael – ha svelato l'ex presidente – Ci disse che è attento, che si comporta bene, che merita fiducia e che è veloce. All'epoca, però, cercavamo un pilota con un po' più di esperienza, perciò scegliemmo Fernando. E non vi dimenticate che lui ha passato con noi quattro anni di grande successo. Ma abbiamo sempre tenuto a mente Sebastian, specialmente dopo i suoi grandi successi con la Red Bull. Ovviamente, è arrivato al momento giusto per iniziare un nuovo ciclo e un'era vittoriosa. E, come Niki Lauda e Michael Schumacher, può diventare parte della storia della Ferrari. Gli auguro solo il meglio», ha concluso Montezemolo.