4 maggio 2024
Aggiornato 04:00
La qualifica buia della Ducati

Iannone: «Aiutare Vale? È un'ossessione!»

Stufo delle domande sulla presunta alleanza italiana per sostenere il Dottore, il ducatista perde la pazienza. In realtà, afferma, la sua concentrazione è tutta sulla sua battaglia: quella contro Dani Pedrosa per il quarto posto mondiale

VALENCIA«Allora la vostra è un'ossessione!». All'ennesima domanda sul suo amico Valentino Rossi, Andrea Iannone sbotta. Non perde né il suo consueto sorriso né la sua educazione, beninteso, ma la calma sì. È da una settimana che la stampa di tutto il mondo lo tempesta di domande sulla (molto presunta) coalizione italiana per aiutare il Dottore nella sua volata mondiale contro Jorge Lorenzo. Sulle mosse con cui intende aiutarlo. Perfino su un dubbio gesto con la mano che avrebbe rivolto a Rossi mentre lo seguiva in qualifica, come a indicargli di passare. «Macché – smentisce lui – Stavo spiegando a Pedrosa che mi sarei spostato, così avrebbe potuto fare la curva. Cosa potrei fare per aiutare Valentino? Potrei cedergli la mia moto, così partirebbe più avanti? Questa ossessione mi toccherà fino a lunedì». Guai perfino a chiedergli della regola non scritta che da sempre impone ai piloti di non ostacolare i loro rivali in lotta per il titolo all'ultimo Gran Premio: «Allora tanto vale che non corriamo neanche, rimaniamo ai box e la gara la guardiamo in tv». In suo soccorso accorre anche il compagno di squadra Andrea Dovizioso: «Se una regola non è scritta, allora non esiste», taglia corto.

L'ultima chance contro Pedrosa
In realtà c'è un ottimo motivo se Andrea Iannone ha finito per perdere la pazienza sotto questa tempesta di domande. E non ha a che fare solo con la sua esasperazione per l'attenzione sempre più spasmodica verso la lotta Rossi-Lorenzo e, più in generale, verso il derby Italia-Spagna che indirettamente lo coinvolge. La sua frustrazione, infatti, dipende piuttosto dal mancato risultato di oggi con la Ducati. Una giornata cominciata sotto i migliori auspici, con il primo tempo nelle prove libere del mattino, e conclusa con un un settimo posto che lui stesso definisce «disastroso». «Ero molto più contento prima delle qualifiche – confessa – Stamattina avevo disputato un bel turno, avevo lavorato bene e migliorato la moto. Ma non bastava: ci manca ancora qualche decimo rispetto ai big. Non sono contento, in qualifica ho spinto molto, ma quando si aggredisce sul giro secco la moto diventa molto nervosa e ti porta a commettere errori». Come a Rossi, insomma, anche a Iannone serve un miracolo domani per battere il suo avversario diretto in classifica generale: quel Dani Pedrosa a cui contende il quarto posto. «Lui è uno dei piloti più forti in quest'ultima parte della stagione – ammette il pilota di Vasto – Mi aspettavo che fosse veloce, e al momento in effetti ha due-re decimi meno di me. Ma non ho nulla da perdere. E la gara è domani».