20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
«Marc non sa perdere»

L'incidente e la penalità: così Marquez si è vendicato con Vale

La rivalità tra lo spagnolo e l'italiano, esplosa con il contatto di domenica a Sepang, viene da lontano. Dagli incontri-scontri che li avevano visti protagonisti in Argentina e in Olanda, e poi dalle accuse di giovedì scorso in conferenza stampa

SEPANG – Gli avevano dato del paranoico e del complottista, quando in conferenza stampa prima, dell'inizio del weekend di gara, aveva denunciato l'alleanza occulta tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo ai suoi danni. Ci hanno pensato i fatti, nella corsa di domenica, a dare ragione a Valentino Rossi. Comunque la si pensi sulle responsabilità dell'incidente, che ha messo fuori gara Marquez ed è costato al Dottore l'arretramento in fondo alla griglia di partenza nel prossimo e decisivo GP di Valencia, infatti, è indubbio che lo spagnolo della Honda si sia andato a cercare il corpo a corpo con il suo avversario, rallentandolo, ostacolandolo e provocandolo fino all'esasperazione. Insomma, l'intero fine settimana è stato un continuo crescendo di tensione tra di loro, fino a quella esplosione finale. «Non mi pento delle parole che ho pronunciato giovedì sera – riflette ora Rossi – Ma di certo è vero che ho reso Marquez più nervoso e più arrabbiato, l'ho fatto reagire peggio. Ma che potevo fare? Se non avessi detto nulla, penso che più o meno si sarebbe comportato allo stesso modo. Pensavo che, dicendo la verità, si sarebbe trattenuto un po', invece la sua reazione è stata opposta».

I precedenti tra i due
Le ragioni di questa sete di vendetta del campione del mondo uscente contro Valentino, in effetti, vengono da lontano. Per la precisione, dal doppio incontro-scontro che li aveva visti protagonisti quest'anno nei Gran Premi di Argentina e d'Olanda. «Penso che sia molto arrabbiato per quanto è accaduto in Argentina, e anche ad Assen, perché pensa che lo abbia fatto apposta – analizza il pesarese – Ma Marquez è l'unico pilota che tenta delle staccate impossibili per metterti fuori pista, e poi si arrabbia». Talmente evidente era la volontà del giovane iberico di fargliela pagare che lo ha confermato perfino il suo manager Emilio Alzamora: «Mi ha detto che Marc pensa che io gli abbia fatto perdere il campionato – ha rivelato Valentino – Di sicuro è un pessimo perdente».

Penalizzazione eccessiva?
Così, a Sepang Marquez ha restituito pan per focaccia al suo rivale, con un colpo che probabilmente, dal suo punto di vista, ha tolto il titolo iridato dalle mani del campione di Tavullia. Talmente forte è la sua frustrazione per una penalità che considera ingiusta e che, nonostante i sette punti di vantaggio conservati su Lorenzo, potrebbe decidere a suo sfavore la stagione, che a ventiquattr'ore di distanza Rossi non ha ancora deciso se boicottare l'ultima gara di Valencia per protesta. «Forse non partirò nemmeno, devo decidere – ha dichiarato ai giornalisti – La penalità è ingiusta, perché non volevo far cadere Marquez. Mi ripeto: mi dispiace che sia scivolato, perché io volevo solamente infastidirlo. Sono sempre stato un pilota corretto: il primo punto di penalità della mia carriera l'avevo preso a Misano solo per un piccolo errore in qualifica, anche se non avevo tolto niente a Lorenzo, che comunque aveva mantenuto la pole position. Per questo sono molto deluso di averne presi altri tre qui. Ha vinto Marquez, ha deciso il campionato e me l'ha fatto perdere: penso che sarà molto contento».