Vettel, un'altra rimonta esaltante: «Ma potevo ancora inseguire il Mondiale»
Penalizzato in griglia di partenza, il ferrarista risale fino al terzo posto nel Gran Premio degli Stati Uniti. Ma nonostante l'ottima gara, nelle sue parole prevale il rammarico per aver perso l'ultima residua chance di tenere aperti i giochi iridati
AUSTIN – Incontentabile Sebastian Vettel. Partito tredicesimo in griglia di partenza, per colpa della penalità dovuta all'utilizzo di un nuovo motore, grazie alla strategia di anticipare il montaggio delle gomme da asciutto il ferrarista è riuscito in una rimonta entusiasmante, che nell'ultimo terzo di gara lo ha portato ad essere addirittura il pilota più veloce in pista. E solo il pit stop finale a cui è stato costretto per sostituire gli pneumatici ormai troppo usurati lo ha messo fuori dalla lotta per la vittoria. Eppure, nonostante una gara tutta all'attacco, nonostante il terzo gradino del podio conquistato meritatamente e nonostante il secondo posto in classifica mondiale difeso dall'assalto di Nico Rosberg, la prima emozione a cui dà voce il pilota tedesco è la delusione: «Peccato aver perso la chance di rimanere attaccati alla lotta per il campionato». Già, perché se negli ultimi giri gli fosse riuscito il sorpasso sul connazionale della Mercedes, Vettel avrebbe rimandato la festa iridata di Lewis Hamilton almeno di un altro Gran Premio.
La rincorsa non si ferma
Ma questo poco conta, al termine di una stagione dall'esito comunque sempre scontato. Molto più importante, piuttosto, è stata la sua condotta di gara ancora una volta esemplare: «La corsa è stata fantastica – commenta Seb – Partendo 13° in queste condizioni e con non so quante safety car, è andata benissimo. La macchina andava molto forte, specialmente con l'asfalto umido quando siamo passati alle gomme da asciutto. In un paio di giri sembravamo volare e mi sono divertito molto». Un recupero esaltante, quello nella gara di Austin, che fa il paio con quello, più lento ma costante, che la Ferrari sta portando avanti sul piano tecnico nei confronti della Mercedes: «Non voglio prevedere nulla, ma stiamo lavorando sodo e facendo buoni progressi – conferma il teutonico – Le cose si mettono bene per il prossimo anno, ma prima di tutto dobbiamo chiudere in bellezza questa stagione, e cercare di imparare il massimo possibile, per utilizzare l'esperienza di quest'anno per spingere in vista del 2016».
Il mea culpa di Kimi
Non altrettanto fortunata è stata la gara del suo compagno di squadra Kimi Raikkonen che, nel bel mezzo della rimonta dal fondo della griglia di partenza, è finito fuori pista al ventesimo giro, colpendo le barriere e danneggiando il suo alettone anteriore. Un errore di cui il pilota finlandese si assume tutta la responsabilità: «Il circuito era piuttosto scivoloso e non ho visto una pozza d'acqua che mi ha fatto perdere il posteriore – ha raccontato – Ho cercato di girare e pensavo che andasse bene colpire il muro di lato, ma l'anteriore si è bloccato su un cartello pubblicitario, così ho dovuto lavorare di volante per sbloccarlo. Questo ha fatto surriscaldare i freni anteriori e mi sono dovuto ritirare. Colpa mia, ed è stato un peccato perché oggi eravamo veloci, la macchina andava piuttosto bene in queste condizioni. Non è stato il finale ideale».
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