24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Buone aspettative per la moto italiana

Ducati pensa in grande per il GP del Giappone

Una pista che piace ai due piloti e che si adatta alle caratteristiche tecniche di frenata della Desmosedici GP15. E in più la possibilità di pioggia. Sembrano esserci tutti gli ingredienti perché la rossa di Borgo Panigale domenica sia protagonista

MOTEGI – Gli assi nella manica che la Ducati si può giocare nel terzetto di gare tra l'Asia e il Pacifico, che terranno impegnati piloti e team della MotoGP nelle prossime settimane, sono parecchi. Intanto, di questa stagione in Estremo Oriente, sono tutt'altro che escluse le possibilità di pioggia: e abbiamo visto come la Desmosedici GP15 si trovi perfettamente a suo agio sul bagnato, al punto da poter lottare anche per le prime posizioni. Ma anche se la danza della pioggia non dovesse funzionare, la rossa di Borgo Panigale può nutrire buone aspettative, almeno in vista del Gran Premio del Giappone di questo weekend. La pista di Motegi, infatti, è fatta tutta di accelerazioni e brusche frenate: l'ideale, per una moto come quella italiana che ha proprio nella staccata il suo principale punto di forza.

La pista piace a Dovi
Da qui l'ottimismo con cui Andrea Dovizioso approccia l'appuntamento nipponico: «Motegi è una delle mie piste preferite perché si frena molto – sostiene Desmodovi – e quest’anno spero di riuscire ad essere veloce con la mia GP15, anche se nell’ultima gara di Aragón non ho avuto un gran feeling con la moto. Cercheremo di modificare l'assetto per migliorare la stabilità in frenata, ma in ogni caso vado fiducioso a Motegi perché ho quasi sempre ottenuto dei buoni risultati in MotoGP, conquistando due volte la pole position, sia nel 2010 che lo scorso anno». Anche il palmares del pilota di Forlì su questa pista a lui particolarmente congeniale lascia ben sperare: qui è salito sul podio in tutte e tre le categorie, vincendoci la gara in classe 125 nel 2004 e cogliendoci due delle sue tre pole position in carriera, compresa quella dell'anno scorso con la Desmosedici GP14, quando concluse la gara al quinto posto. Il territorio ideale, dunque, per riprendersi quella top 3 che gli manca ormai da Silverstone.

Iannone teme per la sua spalla
Lo stesso obiettivo se lo pone il suo compagno di squadra Andrea Iannone, che ci è arrivato vicinissimo nell'ultimo GP in Aragona. Anche lui, del resto, ha vinto in passato qui in Giappone, sia in classe 125 (nel 2009) che in Moto2 (nel 2011) e dodici mesi fa, con la GP14 satellite del team Pramac, ottenne un ottimo sesto posto: «Ho dei buoni ricordi del circuito di Motegi, perché ho vinto una gara della 125 molto strana nel 2009 e una in Moto2 nel 2011 – ricorda il centauro di Vasto – A mio avviso è una pista bellissima, anche se l’anno scorso in MotoGP la gara è stata un po’ difficile per me. Quest’anno con la Desmosedici GP15 spero di migliorare decisamente la mia prestazione, sempre che la spalla sinistra non mi dia troppo fastidio in frenata!». Già, proprio quella spalla che si è infortunato in allenamento prima dell'ultimo Gran Premio. E che rischia di rappresentare il suo principale problema in una gara che, per il resto, sembra presentarsi sotto i migliori auspici per la Ducati.